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Itinerari Golosi 

 
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VIAGGIO NELLE CUCINE E NELLE RICETTE PRATESI. IL GUSTO DELLA STORIA
Appuntamento fra dicembre 2006 e gennaio 2007 con “Il Gusto della Storia” e quattro ‘lezioni’ tutte il sabato pomeriggio. E c’è anche un pacchetto turistico: lezione e degustazione di prodotti tipici per chi dorme negli agriturismi.

Giacinta d'Agostino

L’abate Firenzuola e Leonardo da Vinci, una razza bovina autoctona e la farina di castagne che per secoli ha sfamato le genti dell’Appennino, la ricca torta del matrimonio di Ginevra Datini (figlia del famoso mercante pratese) e il vin santo delle colline medicee. Ecco gli straordinari ingredienti di un menu tutto da assaporare e dal titolo evocativo: Viaggio attraverso le cucine delle antiche ville.

Il grande chef che ci propone questo insolito approccio ai prodotti locali è Provincia di Prato, le date da segnare sull’agenda degli appuntamenti golosi sono quelle fra dicembre 2006 e gennaio 2007 nell’ambito de Il gusto della storia.

«L’atmosfera delle cucine di alcune antiche ville e residenze del territorio pratese farà da scenario alle lezioni, ma le ricette attingeranno sia dalla tradizione che dalla cucina di oggi, un vero e proprio tuffo nella gastronomia pratese – spiega l’assessore al Turismo della Provincia Roberto Rosati – Come sempre sarà un percorso attraverso i luoghi del nostro territorio, per avvicinare i cittadini di tutti i Comuni e per scoprire insieme a loro i suggestivi ambienti che ospiteranno gli incontri».

Le lezioni si terranno sempre di sabato, alle ore 16.
Ad ospitare il primo incontro il 9 dicembre sarà l’Archivio di Stato di Prato, la duecentesca casa del mercante Datini. Qui Diana Toccafondi, direttrice dell’Archivio, aprirà le porte della raccolta di antichi documenti commerciali più importante al mondo e Stefania Storai, appassionata cultrice della gastronomia pratese, preparerà e farà assaggiare la torta di nozze di Ginevra Datini, la figlia del mercante.

Si tratta naturalmente di un dolce ricchissimo, in particolare per l’epoca, perché fatto quasi interamente di zucchero (nel Medioevo si utilizzava il miele molto meno costoso), un sorta di via di mezzo fra il panforte e il croccante.

Dopo il primo appuntamento cittadino il 16 dicembre il Viaggio farà tappa a Carmignano, nella Tenuta di Capezzana, che produce una delle etichette del Carmignano docg, ma anche il toscanissimo Vin santo.

Proprio questo nettare d’uva sarà uno degli ingredienti dell’Arista con vin santo e cipolline in agrodolce, un piatto odierno che lo chef Patrizio Cioni prepara spesso anche per gli ospiti della tenuta. Dopo la lezione, mentre l’arista completa la cottura in forno, ci sarà la visita alle cantine e alla vinsantaia e infine l’assaggio.

Il 13 gennaio sarà invece la volta della Villa del Mulinaccio a Vaiano e del suo cucinone cinquecentesco, dove i riflettori si accenderanno sulle ricette di Agnolo Firenzuola, abate alla guida della Badia di Vaiano nel‘500 e scrittore.

Nel menù della lezione, introdotta dal sindaco Annalisa Marchi in qualità di ricercatrice gastronomica, ma preparato dalle massaie del luogo, lo stufato di Calvana, razza bovina autoctona di cui è appena stato approvato il disciplinare di produzione, i ceci rossi e i maccheroni di farina dolce, cioè di castagne, uno dei prelibati prodotti della lavorazione di questo straordinario frutto dei boschi della Val di Bisenzio (anch’esso protagonista di un disciplinare appena presentato). E’ prevista la visita della villa e la degustazione.

Dulcis in fundo, siamo all’ultima tappa del nostro Viaggio, che il 20 gennaio torna a Carmignano, questa volta nella Fattoria di Artimino, altro produttore del Carmignano docg. Anche qui una suggestiva cucina nelle cantine della villa, che conserva nell’antico camino lo straordinario marchingegno progettato da Leonardo Da Vinci: uno spiedo.

La lezione illustrerà l’uso di questo tipo di cottura, spesso utilizzato anche per la cacciagione, e alcuni piatti che si possono cucinare direttamente sul fuoco. Da non perdere la visita alla stupenda villa Ferdinanda, fatta costruire appunto dal Granduca Ferdinando I dei Medici.

Le lezioni sono gratuite, ma il numero dei partecipanti è limitato. La prenotazione va fatta presso lo 0574.24112 (Ufficio informazioni Apt) .
All’iniziativa è legata anche un’opportunità turistica: chi nei giorni delle lezioni dorme negli agriturismi che hanno aderito del territorio della Comunità montana Val di Bisenzio, o ad Artmino e Capezzana potrà partecipare alla lezione di cucina oltre che ad una degustazione di prodotti tipici.

Informazioni
Marte Comunicazione
tel. 335.6130800


(06/11/2006) - SCRIVI ALL'AUTORE


Conoscere cosa mangi è benessere

  
  
 
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