Qualche settimana fa, stavo salendo i pendii del Monte Shasta, una montagna sacra da millenni per i nativi americani che si trova nel Nord della California, ed aveva deciso di prendere una via diretta, seguendo per un certo periodo uno dei tanti sentieri che risalgono la montagna, per poi lasciarlo, risalire obliquamente, prendere un pezzo di un altro sentiero, e così via.
In quel momento, mi sono reso chiaramente conto che è quello che ho fatto quasi sempre nella mia vita: incontrare maestri, seguire per un certo periodo un percorso, per poi salutarli e proseguire nel mio cammino di ricerca di me stesso portandomi dietro il succo e l'essenza dell'esperienza vissuta.
E su quella montagna, mentre mi stavo dirigendo verso un punto in cui avrei vissuto un'esperienza per me molto importante, ho sperimentato concretamente qualcosa che avevo letto infinite volte e cioè che non è importante quale sentiero si segue, quale via, quale percorso, purché sia chiaro l'obiettivo di entrare in contatto con la propria natura reale e scoprire al tempo stesso la realtà e gli esseri viventi che ci circondano.
Quei sentieri tracciati sul Monte Shasta erano opera di altri, che per motivi spirituali, turistici, perché no escursionistici, si erano riproposti di raggiungere la stessa meta in cima alla montagna.
Parte di quei sentieri coincidevano con i miei obiettivi: uno portava verso una valletta in cui ancora non sia sciolto il ghiaccio, un altro verso una piccola cascata naturale... era quindi un piacere percorrerli condividendo almeno in parte l'esperienza di quanti erano passati prima di me. E quando quei sentieri, in seguito, puntavano in una direzione che non era più la mia, era il momento di lasciarli per cercare un altro percorso.
Se riportiamo questo esempio ad un lavoro di guarigione e crescita personale possiamo scoprire che spesso accade esattamente la stessa cosa. Ci sono tecniche terapeutiche, scuola di meditazione, percorsi spirituali, che hanno molto da dare, da insegnare senza magari che questo significhi necessariamente sposare tali tecniche e sistemi per tutta la vita.
Ciò non toglie che fintanto che vi si segue sia importante farlo con pienezza. Sarebbe semplice, altrimenti, utilizzare questo discorso come un alibi per vivere ogni esperienza superficialmente.
L'importante, ci insegnano molte, forse tutte le tradizioni dell'antichità, e camminare comunque verso l'alto, senza mai perdersi e lasciarsi addormentare dell'esteriorità della vita quotidiana. Per molti, d'altro canto, un ottimo modo per addormentarsi è affidarsi ciecamente ad una religione, ad una moda new age o ad un guru di turno, delegandogli la responsabilità della propria crescita personale e del proprio benessere, svendendo in questo modo gran parte della propria vitalità, della propria Passione, della propria gioia di vivere.
Nella vita si possono perorrere molti sentieri diversi. L'importante è non perdere di vista la meta...
Non aver paura di crescere è benessere
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