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MEGLIO I WANTON. ALLARME RISO OGM
Greenpeace diffonde l'allarme sulla presenza di riso cinese transgenico. L'inserimento della proteina Cry1Ac rende il prodotto pericoloso per l'uomo.

Redazione

E’ ancora allarme OGM. Questa volta ad essere colpiti sono il commercio e i consumatori di riso.
Sono stati, infatti, scoperti recentemente lotti di riso Ogm smerciati illegalmente in Europa.

L’importazione, in particolare, sarebbe avvenuta in Francia, Gran Bretagna e Germania. Si tratta di un vero e proprio rischio sanitario, a cui i Governi dovrebbero rispondere nell’immediato.
Ad essere contaminati sarebbero cibi made in Cina a base di riso, come vermicelli, bastoncini e altri prodotti simili.

Sono stati Greenpeace e Friends of Earth (Gran Bretagna) a scoprire e testare i prodotti. In ben cinque casi, a seguito delle ricerche, è stato trovato riso transgenico assolutamente illegale, ovvero mai approvato da nessuna autorità. La modifica genetica effettuata, ha reso il riso più resistente all’attacco degli insetti, attraverso l’inserimento di una proteina, la Cry1Ac, che ha già prodotto reazioni allergiche nei topi su cui è stato testato l’alimento.

Il problema è più vasto di quanto si creda, infatti, il prodotto potrebbe essere stato impiegato anche nella composizione di cibo per bambini.

A proposito Federica Ferrario, responsabile per Greenpeace della campagna OGM, afferma che: “Sono risultati allarmanti: i consumatori non possono essere trattati come cavie. Abbiamo scritto ai ministri competenti perché in Italia ed in Europa vengano adottate immediatamente tutte le misure necessarie per bloccare questa contaminazione – controlli, ritiri immediati e un sistema di monitoraggio per i Paesi ad alto rischio di contaminazione" afferma Federica Ferrario.

I rischi per la nostra salute aumentano, se si pensa che la possibilità di ingerire cibo transgenico tranquillamente acquistato nei nostri supermercati ormai è altissima. Se aggiungiamo il fatto, come per il caso del riso cinese, che il prodotto geneticamente modificato viene messo in commercio prima di ricevere l’approvazione ufficiale, la situazione è ancora più grave. Infatti, è cosa certificata direttamente da Greenpeace nel 2005 che istituti di ricerca e aziende sementiere in Cina hanno venduto illegalmente semi di riso Ogm illegali agli agricoltori.

Il problema va affrontato a monte, perché come dice la Ferrario: “Una volta che gli Ogm entrano nella catena alimentare, diventa difficile e costoso eliminarli. Ancora una volta dobbiamo ricordare che è meglio prevenire la contaminazione…”.

Nell’attesa che si faccia qualcosa di concreto per arginare il problema della diffusione e del controllo dei prodotti OGM, l’EFSA sta attualmente valutando la richiesta della Bayer per l’importazione in Europa di un altro riso OGM, il LLRICE62, sebbene l’azienda non abbia fornito nessuna garanzia e nessun piano per evitare la contaminazione dell’ambiente con tale OGM e nonostante la presenza di seri dubbi sulla sicurezza di questo riso per il consumo umano.

Ricordiamoci che in questa situazione, nel caso di importazione e contaminazione, l’Italia è molto a rischio, in quanto maggior produttore europeo di riso.

Greenpeace ribadisce l’importanze che, in assenza di dati certi, l’EFSA dia un parere negativo per la diffusione di tale OGM a tutela di consumatori e ambiente.


(15/09/2006) - SCRIVI ALL'AUTORE


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