Chi ha avuto occasione di leggere articoli di questa rubrica sa quanto le scoperte e i punti di vista a cui ha portato la visione della realtà proposta della fisica quantistica concordino perfettamente e in molti casi aiutino la mente occidentale a comprendere quanto insegnato dalle più antiche tradizioni spirituali di tutto il pianeta.
Negli ultimi tempi ho avuto occasione di approfondire e prendere contatto con gli insegnamenti della tradizione Kahuna delle isole Hawaii. Tra le molte cose insegnate dai saggi che ancor oggi propongono questa visione millenaria nell'arcipelago del Pacifico, c'è il concetto che ognuno vive in una realtà che è la rappresentazione esatta nelle proprie convinzioni (noi diremmo inconsce) della propria mente. Nella visione Kahuna non si tratta di un modo di dire ma di una realtà estremamente concreta. Ciò di cui siamo fermamente convinti non solo influenza ma determina concretamente il mondo in cui viviamo, per cui sarebbe possibile affermare che ogni essere umano vive in una realtà diversa da quella di chiunque altro. Questo concetto spiega e conferma il concetto, per esempio di pensiero positivo, il successo di alcune tecniche "magiche" o paranormali.
La fisica quantistica afferma che a partire dagli stadi più infinitesimali, l'energia sceglie in un istante se e come manifestarsi come materia solo in presenza di un osservatore esterno. Rimando a questo proposito agli articoli già pubblicati sull'argomento, od al capitolo dedicato alla fisica quantistica presente nel libro della Caccia all'anima (Ed. Amrita).
E tutto questo ci porta all'effetto placebo: la possibilità e l'efficacia di una medicina o una terapia influenzata dalla fiducia profonda di chi la utilizza. Solitamente, il termine "placebo" viene utilizzato con una modalità spesso denigratoria: dire che qualcosa è un placebo e un po' come affermare che realtà non serve a niente.
E se invece... come affermano i Kahuna in molte altre discipline dell'antichità, l'efficacia di un sistema terapeutico dipendesse quasi esclusivamente dall'effetto placebo, cioè la profonda convinzione da parte di chi vi fa ricorso nella sua efficacia stimolasse nel "paziente" quelle risorse di autoguarigione che rimodellano la realtà, rendendo così superata la malattia od il sintomo.
Molte delle tecniche che insegno, quali per esempio il Reiki, le tecniche sciamaniche, la stessa One Experience, devono del resto una gran parte della loro efficacia proprio alla partecipazione cosciente e consapevole nel proprio processo di guarigione e crescita.
Ancora una volta guarigione e crescita, il titolo di questa rubrica, si avvicinano fino a fondersi: una vera e reale guarigione non può prescindere da una mutata consapevolezza nell'affrontare la propria vita, e al tempo stesso crescere significa inevitabilmente togliere il motivo di esistere alla quasi totalità dei sintomi con i quali il corpo e la mente segnalano il loro disagio.
Per informazioni sui seminari di One Experience© consultare il sito www.sciamanesimo.eu, scrivere a segreteria@sciamanesimo.eu o telefonare al 069032785 o al 3387255800.
Non aver paura di crescere è benessere
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