Sebbene l’uso terapeutico dell’argilla abbia origini antichissime e accreditate da fonti autorevoli, nel tempo, col progredire della medicina e con le moderne scoperte di prodotti ritenuti più efficaci, questo straordinario mezzo di cura è stato quasi del tutto abbandonato anche se, ancora oggi, la geofagia, ovvero il mangiare la terra, è un rimedio praticato in diversi paesi, soprattutto in quelli con clima molto caldo, come l’Egitto, l’India, l’America del Sud e la Cina.
L’argilla è un potente antisettico, cioè distrugge i microbi impedendo il loro sviluppo; è battericida e, come tale, è straordinariamente efficace in molteplici forme infettive; è un portentoso cicatrizzante e assorbente ed è un valido antitossico oltre ad essere un utilissimo energizzante.
Il più importante degli elementi contenuti nell’argilla è il silicato di alluminio che non si presenta mai puro, ma sempre accompagnato da una serie di altri minerali (calcio, ferro, magnesio, potassio, titanio, argento, oro, rame, sodio...) la cui presenza, in quantità diverse, determina il colore dell’argilla che può essere bianca, rossiccia o verdastra.
L’argilla bianca è generalmente utilizzata per scopi cosmetici, mentre quella rossa e soprattutto quella verde vengono impiegate per uso terapeutico.
Vediamo dunque le patologie più comuni per le quali il “fango miracoloso” fa veramente “miracoli”...
Acne: applicare degli impacchi sulle zone da trattare almeno 2-3 volte la settimana; dopo circa 20 minuti sciacquare con acqua fredda.
Artrite e artrosi: impiastri caldi, coperti con un panno di lana, per 5 minuti, tutti i giorni fino a miglioramento.
Asma: al mattino, a digiuno, bere acqua argillosa per un mese. Ingerire solo quella in sospensione.
Bruciature, scottature e ustioni: stendere sulla parte colpita un’emulsione a base di olio d’oliva, albume di uovo e vino rosso. Coprire la bruciatura con una garza e applicare poi un cataplasma d’argilla. Inizialmente rinnovare l’impacco d’argilla ogni ora, poi ogni 3-4 ore sino a guarigione. Si raccomanda di non staccare la garza se questa dovesse aderire alla ferita, in quanto verrà poi via da sola.
Calcoli alla bile o ai reni: prima dei pasti, sciogliere in bocca mezzo cucchiaino di argilla. Inoltre, applicare per 30 minuti, tutti i giorni sino a miglioramento, un impiastro caldo, coperto, di argilla verde e olio di oliva sulla regione epatica o lombare .
Colesterolo: bere al mattino a digiuno, per un mese, acqua argillosa. È sufficiente ingerire solo quella in sospensione.
Colite: cataplasma caldo, coperto, sulla pancia per 30 minuti e bere anche dell’acqua argillosa.
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