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VIA LIBERA AL PIANO SALVA POLLO MADE IN ITALY
Partono gli interventi per i danni subiti dal mercato a causa dell'influenza aviaria, cui si aggiungono misure anche per costo del lavoro, lotta contraffazioni, biocarburanti e acquisti da agricoltori.


E’ positivo il via libera definitivo del Senato agli interventi per affrontare la crisi di mercato determinata dall’influenza aviaria con un fondo di 100 milioni di euro destinati a interventi per il salvataggio e la ristrutturazione, indennità per il fermo produttivo e il mancato reddito dovuto al blocco della movimentazione e la sospensione dei versamenti previdenziali, tributari e creditizi fino al 31 ottobre 2006, nonché la possibilità di concedere mutui per la riconversione e la ristrutturazione.

E’ quanto afferma la Coldiretti, che ha sostenuto il provvedimento con due giorni di mobilitazione con centinaia di allevatori davanti a Palazzo Madama, nel sottolineare che con la conversione definitiva del “decreto Agricoltura” si prevedono anche interventi per il contenimento del costo del lavoro, lotta alla contraffazione, la riduzione dei prezzi, zucchero e lo sviluppo dei biocarburanti derivanti dalle coltivazioni agricole, che sono determinanti per il rilancio del settore agricolo dove nel 2005 si è verificata un riduzione del 2,2 per cento nel valore aggiunto e un calo dell’8 per cento nell’occupazione secondo l’Istat.

Il decreto agricoltura contiene infatti interventi a beneficio delle imprese agricole che assumono manodopera con riduzione del costo del lavoro, possibilità di regolarizzare i contributi pregressi in 25 anni senza interessi e sanzioni e sospensione degli aumenti automatici, ma anche - sottolinea la Coldiretti - il pagamento dei contributi sul salario reale e non più “virtuale” e la semplificazione burocratica attraverso l’invio a un unico ente delle comunicazioni di assunzione. Le nuove norme sono il risultato della mobilitazione della Coldiretti per garantire “Meno costi per le imprese, più risorse e investimenti per il made in Italy", con concrete proposte in materia di lavoro e previdenza per dare risposte alle imprese su due versanti: riduzione dei costi e migliore utilizzo della manodopera al fine di intraprendere un percorso di trasparenza dei rapporti di lavoro.

Con la legge di conversione del decreto vengono ampliate - sottolinea la Coldiretti - le competenze dell’ Alto Commissario per la lotta alla contraffazione che andrà ad operare anche nel settore agroalimentare con maggiori risorse. Si incentiva un puntuale svolgimento delle funzioni di valorizzazione economica, tutela e controllo in materia di indicazioni geografiche, denominazioni di origine e specialità tradizionali garantite. Ponendo termine alle difficoltà interpretative sollevate, anche pretestuosamente, sulla vendita diretta dei prodotti da parte degli imprenditori agricoli, il provvedimento stabilisce che non è richiesta la comunicazione di inizio attività per la vendita esercitata su superfici all’aperto tanto nell’ambito dell’azienda di produzione quanto su altre aree private di cui gli imprenditori agricoli abbiano la disponibilità.

Una norma di semplificazione che - sostiene la Coldiretti - nel favorire il rapporto diretto tra agricoltori e consumatori è fondamentale nel combattere la moltiplicazione dei prezzi dal campo alla tavola e l’ inflazione. La voglia di conoscere i cibi consumati e la necessità di stabilire uno stretto rapporto di fiducia negli acquisti alimentari ha favorito l'aumento degli acquisti diretti dal produttore (+10 per cento nel 2005 ) che ha per effetto in tutti i Paesi più sviluppati il boom delle vendite nelle fattorie e nei mercatini dove sempre piu’ spesso dietro le bancarelle si trovano gli imprenditori agricoli. Sono circa centomila le imprese agricole che trasformano e vendono prodotti come formaggi, salumi, olio, vini, frutta e verdura, ottenuti negli allevamenti o nei campi e sulla base dell'ultima indagine Agri 2000, il 60% dei consumatori - riferisce la Coldiretti - prevede di aumentare i propri acquisti nelle aziende agricole nel corso del 2006 dopo che nel corso del 2005 sette consumatori su dieci hanno fatto almeno una volta acquisti direttamente dagli imprenditori agricoli giudicando conveniente la scelta nell'87 per cento dei casi.

Il decreto legge stabilisce - afferma la Coldiretti - le modalità di definizione del piano per la razionalizzazione e la riconversione della produzione bieticolo-saccarifera e dei progetti di riconversione relativi ai singoli impianti industriali nei quali cesserà la produzione dello zucchero.


  
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