Altro fattore di disturbo può essere l’ambiente: laboratori pieni di computer dove le ventole asciugano l’aria e sollevano polvere, stanze eccessivamente surriscaldate, sostanze chimiche gassose (dal deodorante alla lacca per capelli), uffici fumosi, smog. Tutto contribuisce al peggioramento dello stato generale delle mucose, soprattutto durante il portamento delle lenti.
Come non pensare, poi, al trucco femminile? Una bella donna non rinuncerebbe mai a un tratto anche leggero di matita sulle palpebre, a un velo di ombretto, a un po’ di rimmel.
Sì, ma attenzione. Ricordiamoci che i cosmetici possono diventare ottime basi per insediamenti batterici. Conserviamoli bene, dunque, e per un tempo ragionevole. Meglio usare poi prodotti in polvere pressata, rispetto a quelli oleosi o in crema che se anche minimamente a contatto con la lente, formano una patina ineliminabile e pericolosa in superficie. Più sicuri, in generale tutti i cosmetici ipoallergenici o per occhi sensibili.
Insomma, vedersi belli sì, ma con estrema cura. I nostri occhi valgono più del nostro tempo, e affinché siano davvero sani e belli, è meglio dedicar loro le necessarie attenzioni quotidiane. Una corretta e minuziosa manutenzione delle lenti è la prima azione. Osservare le indicazioni presenti nella guida al corretto uso delle lenti a contatto, quindi. Tenerle il necessario, imparare a comprendere la stanchezza dei nostri occhi, non indossarle al mare o in piscina, rispettare i tempi di durata, sottoporsi periodicamente ai controlli di un oculista fidato. E poi non esagerare.
Ma soprattutto, non diventarne schiavi…rimettere sul naso gli occhiali con piacere in alcuni contesti (che fa anche intellettuali). Imparare a lasciar gli occhi nudi, almeno un po’. A volte avvicinarsi a tutto per vedere, non è neanche tanto male!
Vai alla "guida al corretto uso delle lenti a contatto"
Amare è benessere
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