E’ un errore di calcolo:
«Vien poi l’eternità»
diciamo, come fosse una stazione.
mentre è tanto vicina
che mi accompagna nella passeggiata
e condivide la mia casa
ed amico non ho più pertinace
di questa eternità.
Poesia n. 1684, tratta dalla raccolta de Il Corriere della Sera, La grande poesia
Il vuoto di lunghi anni di distanza
può un attimo colmare,
poiché l’assenza del mago non rompe
l’incantesimo.
Ceneri di mill’anni,
scoperte dalla mano
che le nutriva quand’erano fuoco,
arderanno di nuovo, e intenderanno.
Poesia n. 1383, tratta dalla raccolta de Il Corriere della Sera, La grande poesia
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