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DEL PAPà NON V’è CERTEZZA. "ILLEGITTIMO" IL 10% DEI FIGLI ITALIANI
Una sconvolgente rivelazione ci arriva dal professor Bruno Dallapiccola, genetista presso l’università di Roma che ha pubblicato un libro che uscirà a fine mese: il 10% dei figli nati in Italia non è attribuibile al padre legittimo. Ma la percentuale sale anche al 20% in determinate Regioni e periodi storici.

Ugo D. Perugini

Per le mogli infedeli, l’ora del giudizio sembra scoccata! I loro amori proibiti, le loro scappatelle extra coniugali sono ormai diventati una percentuale ben precisa, confermata dalla scienza medica.

Secondo una ricerca statistica svolta sul Dna dei nascituri, il 10% dei bambini procreati in Italia da una coppia regolarmente sposata ha un padre diverso da quello presunto.

Il dato è di quelli che farà molto discutere ma che non è possibile contestare. Chi lo fornisce, infatti, è un genetista dell’università La Sapienza di Roma.

E la sua è una rilevazione statistica che non ha nulla di scandalistico. Il professor Bruno Dallapiccola ha scritto un libro dal titolo “Genetica medica essenziale” che uscirà a fine mese per i tipi della editrice Minotauro e dedica un capitolo a questo specifico argomento.

Ma lasciamo che sia lui a chiarire i termini del problema: “Dalle nostre stime – dice Dallapiccola, che è anche Direttore dell’Istituto Mendel – emerge che in Italia fino al 10% dei bebè nati ogni anno ha un papà differente da quello presunto. Un dato frutto di osservazioni e ricerche nazionali, confermato anche a livello europeo. E che storicamente ha visto picchi pari al 20% nel nostro Paese.”

Le punte del fenomeno in Lombardia e nel Lazio. Ci sono, naturalmente, ragioni sociali ed economiche alla base di questo fenomeno. Ad esempio, nel Sud d’Italia, durante gli anni Cinquanta/Sessanta, quando il grande flusso migratorio verso il Nord si fece più forte, le donne sposate, lasciate sole dal marito emigrato per lavoro, furono spinte a trovare consolazione affettiva in qualche rapporto fugace al di fuori del sacro vincolo matrimoniale.

E la media dei mariti “traditi” salì al 20%.
Oggi, la percentuale di donne che hanno un figlio illegittimo – non confessato al coniuge – sale sensibilmente nelle regioni della Lombardia e del Lazio, dove esiste una maggiore possibilità di incontri, di lavoro o relazione tra i sessi.

I test di paternità in aumento
Nel frattempo sono cresciuti nel nostro Paese i test di paternità e vengono richiesti maggiormente dagli uomini che nutrono qualche sospetto circa il comportamento della propria consorte. Ma non mancano le richieste avanzate dalle donne, che, avendo avuto rapporti con più partner, vogliono la conferma della paternità. È giusto precisare che i medici sono contrari ad esaudire tali richieste, soprattutto quando il bimbo è ancora nel grembo materno.

È bene sapere, peraltro, che i test genetici del Dna non sbagliano mai e possono esser utili per confermare i sospetti. Però, nonostante tutto, in Italia il numero di tali accertamenti è ridotto e, comunque, ben al di sotto della percentuale di figli illegittimi che è emersa dalla statistica del professor Dallapiccola. Forse, in certi casi – come ci insegna il grande Eduardo nella sua commedia “Filumena Marturano” – è molto più opportuno non conoscere la verità!


(01/02/2006) - SCRIVI ALL'AUTORE


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