Il rumore e il sonno
Ma gli effetti del rumore sulla nostra vita non si limitano a quelli finora elencati. Uno studio di Legambiente, infatti, evidenzia l’emergenza rumore nelle ore notturne: “In dodici anni di Treno Verde (la campagna di monitoraggio sull'inquinamento acustico ed atmosferico nei centri urbani), Legambiente ha sottoposto ad un check-up 515 aree di oltre 100 città: quei valori notturni superiori ai 70 decibel, potenzialmente in grado di generare effetti negativi sulla fase Rem del sonno e di causare frequenti risvegli, sono riscontrabili in più di una strada su cinque”.
Il rumore è quindi causa di insonnia, contribuendo al numero di risvegli nel corso della notte e può comportare la riduzione o la scomparsa delle fasi IV (sonno profondo) e Rem (attività onirica) del sonno, nonché delle variazioni del tracciato elettrocardiografico e di quello elettroencefalografico del dormiente, aumentando in questo modo il numero e l'entità dei movimenti del corpo, così come il numero di brevi risvegli e il tempo di addormentamento.
Ma non è finita: una ricerca merceologica condotta dall'Istituto di Medicina del Lavoro della USL 1 di Trieste ha scoperto che le farmacie che operano in quartieri dove il livello sonoro notturno è compreso tra i 55 e i 75 decibel vendono una quantità di sonniferi e tranquillanti doppia o addirittura tripla rispetto alla media.
Il rumore e i bambini
Il nostro apparato auditivo è messo a dura prova fin dai primi mesi della nostra vita. Per questo motivo i genitori e gli insegnanti di asili ed elementari dovrebbero allontanare i bambini da giocattoli solo apparentemente innocui, come alcune macchinine munite di sirene o clacson, strumenti musicali col volume regolabile, ma anche sonagli e carillon particolarmente invadenti che, soprattutto nel primo anno di vita del bambino, possono causare danni consistenti al suo delicato udito. Inoltre, le scuole dovrebbero essere progettate in modo da avere i corridoi affacciati sulle strade e le aule affacciate sui cortili interni in modo da garantire ai più piccoli un’esposizione minore al rumore che, se superiore ai 35 decibel, può causare difficoltà nell'apprendimento, nell'imparare a leggere e nell'acquisire capacità a risolvere i problemi.
Possibili soluzioni al “problema rumore”
Cosa si può fare per combattere questo fenomeno e vivere più serenamente?
L’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) raccomanda di contenere il livello del rumore nelle nostre case e nelle strade delle nostre città al di sotto dei 65 decibel di giorno e dei 55 decibel di notte e considera come “grave molestia” alle persone livelli superiori ai 55 decibel di giorno e 45 di notte nelle abitazioni. In Italia, invece, veniamo esposti di media a 70 dB di giorno e 65 di notte, nonostante la legge fissi limiti più bassi, in particolare nelle aree residenziali (vedi tabella).
Per combattere il rumore che affligge quotidianamente le nostre orecchie dobbiamo adottare una serie di misure. Prima di tutto, dobbiamo portare la nostra attenzione verso questo fenomeno, tenendo più basso il volume del televisore, dello stereo e in alcuni casi anche della nostra voce. Televisori e stereo ascoltati a volume troppo alto, infatti, possono provocare a lungo andare danni irreversibili oltre all’assuefazione al frastuono.
Il cittadino che si trovi ad abitare in una zona particolarmente rumorosa, oltre che rivolgersi al legislatore (vedi la normativa vigente) può inoltre isolare acusticamente la propria abitazione con infissi fonoisolanti, che riducono i rumori di almeno 20 dB. Inoltre, in molti casi le mura delle nostre case sono state realizzate con materiali da costruzione con una capacità di isolamento del rumore minima (ad esempio i mattoni forati). Per ovviare a ciò, si può ricorrere all’installazione di pannelli di sughero dello spessore di 2 centimetri da applicare alle pareti e al soffitto. In mancanza di ciò, si può ricorrere a tendaggi, tappeti e tappezzerie che attenuano almeno parzialmente le vibrazioni sonore.
Fonti
www.apat.gov.it
www.legambiente.it
www.coopfirenze.it
www.euroacustici.org
Eurispes
Prendersi cura del proprio corpo è benessere
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