Ancora una considerazione: la pelle comunica la mascolinità anche attraverso un odore particolare prodotto da alcune ghiandole sudoripare che miscelano il proprio secreto a quello delle ghiandole sebacee del cavo ascellare. Un processo analogo, è noto, avviene nella donna, però mediato dalla fase del ciclo mestruale. Quest’odore, che nelle epoche passate svolgeva una funzione di richiamo sessuale, oggi è a malapena sopportato, anche se non si può, e non si vuole, sopprimerlo. Un’igiene accurata e l’uso di deodoranti adeguati possono ridurlo allo stadio di un piacevole profumo di uomo o del più celebrato profumo di donna.
Proprio il testosterone, tuttavia, per effetto dell’enzima 5-alfa reduttasi, in taluni soggetti evolve in deidrotestosterone alterando le caratteristiche della secrezione sebacea. In alcuni uomini, per di più in giovane età, gli effetti sono particolarmente evidenti, soprattutto per la calvizie che ne deriva. In ogni caso, esso produce una fastidiosa seborrea, causa di punti neri, brufolazioni ed acne.
Quest’ultima, soprattutto nel ragazzo, può raggiungere livelli gravidi di conseguenze cicatriziali anche per la complicazione della barba e, più facilmente, può diffondersi alle spalle ed al torace. Relativamente frequenti, inoltre, possono essere alcuni disturbi del metabolismo lipidico epidermico, quindi non esclusivamente legati alla secrezione sebacea, quali alcune dermatiti seborroiche o i cosiddetti “grani di miglio”.
Come accennato, l’estrema frontiera dell’epidermide, lo strato corneo compatto, nell’uomo è più spesso ed è protetto da un mantello lipidico più ricco, l’integrità della pelle, perciò, è relativamente garantita. Tuttavia, proprio il maggiore spessore agevola il formarsi delle classiche rughe maschili, più profonde e marcate di quelle femminili. È vero che molti uomini sembrano acquistare in personalità con l’arrivo delle rughe ma, in ogni caso, è opportuno evitare che, a tale evoluzione espressiva, si sommino i danni estetici della disidratazione o di un’atonia precoce.
Un altro disturbo prettamente maschile consiste nel progressivo sviluppo di un rossore sulle guance che, nel tempo, si diffonde fino al naso dove cronicizza, quasi deformandolo. È evidente che il quadro esorbita dalla “couperose” che conosciamo nella donna e, allo stadio descritto, per la degenerazione avanzata dei piccoli vasi, richiede la competenza del dermatologo. Tuttavia, può e deve essere prevenuto, ad esempio alleggerendo l’alimentazione dei grassi animali (saturi), riducendo (meglio eliminando) alcol e sigarette e attraverso mirati interventi estetico-eubiotici, lenitivi ed epitelizzanti.
|
|