Anche nell’antico Egitto si conosceva l’influenza che suoni specifici hanno sulle diverse parti del corpo ed usavano la vibrazione sonora delle vocali per sintonizzare i vari centri energetici del corpo stesso.
Oggi troviamo studi che rilevano quanto il suono e la musica possano esercitare un notevole effetto di trasformazione sulle cellule e sulla loro aura o parte energetica che circonda ogni corpo vivente.
Ad es. il musicoterapeuta F. Maman ha effettuato e raccolto tutta una serie di esperimenti di laboratorio, che descrive nel suo libro “Quando la musica guarisce” – Ed. Amrita, che mostrano come cellule cancerogene possono disintegrarsi dopo l’esecuzione di una particolare sequenza di suoni. Di contro, cellule sane rispondono con colori più brillanti e con un cambiamento di forma, apparendo rivitalizzate.
Ciò fa supporre che la musica ed il rumore di fondo nell’ambiente possono esercitare un effetto negativo o positivo sulla struttura cellulare umana.
Lo stesso musicoterapeuta cita lavori del fisico J. Sternheimer che ha scoperto, tra l’altro, che ad ogni molecola del corpo umano corrisponde una specifica melodia.
Egli afferma che ogni molecola del nostro corpo può essere rivitalizzata attraverso la risonanza ottenuta dalla sua specifica melodia. Ad esempio, pare che le musiche di Beethoven siano costituite da melodie che attivano le molecole renali, polmonari ed epatiche.
Pertanto, ben venga l’espansione di quelle tecniche terapeutiche, come la musicoterapia, che integrano l’aspetto corporeo, con l’emozionale e, perché no, quello vibrazionale cosiddetto “sottile”.
Dott.ssa Maria Rosa Greco
Psicologo clinico e psicoterapeuta della Gestalt
e-mail: greco.mariarosa@libero.it
tel. 338/7255800
Non aver paura di curare la propria anima è benessere
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