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UNA DISPUTA ALL'ANICE. PUBBLICITA' PER L'ANTICO RIMEDIO
Se contro l’aviaria faccia bene qualcuno lo afferma, altri ne dubitano. L’anice rimane comunque un antico rimedio naturale usato come diuretico, digestivo, antispasmodico e altro ancora...

Barbara Molinario

Ricordate la Pallini? L’azienda, nata nel 1875, produttrice di liquori a base di anice, è al centro di una polemica scaturita da una campagna pubblicitaria che fa leva sulla potenziale efficacia dell’anice contro il virus dell’aviaria.

Messa in piedi dall’agenzia StudioPiù di Milano la pubblicità ritrae le specialità Pallini al fianco dei quotidiani che hanno messo in evidenza gli studi sull’anice stellato come ingrediente di un farmaco anti-aviaria.

The Indipendent, il Corriere della Sera, la Stampa, il Messaggero, la Repubblica, non si può negare che tutti questi quotidiani abbiano parlato della effettiva capacità antibatterica di questa pianta con affermazioni che non lasciano traccia di dubbio: “Perché questo frutto esotico è l’unica arma che il mondo ha contro l’influenza aviaria”The Indipendent.

Un’ottima occasione per rilanciare l’Azienda Pallini quella di sfruttare il momento di fama dell’ingrediente- base dei liquori, in un periodo in cui non si sa se mangiare il pollo, se consumare le uova, se respirare… ci si attacca a qualsiasi strumento in grado di rassicurarci.

In una intervista comparsa sul quotidiano Metro, Roberto Concini, direttore creativo di StudioPiù, replica alle accuse mosse dall’Associazione Nazionale dei Medici Fitoterapeuti, che ha definito la notizia dell’efficacia dell’anice contro l’aviaria falsa e pericolosa: “Pallini utilizza l’essenza dell’anice stellato dal 1875, e per quanto ne sappiamo noi il rimedio naturale ha origini ancora più antiche” e ancora “il tono dell’annuncio è volutamente ironico, infatti diciamo anche Alla Vostra Salute! Mi sembra evidente che non c’è nessuna intenzione di spingere la gente al bar a farsi il cicchetto per non prendersi l’aviaria”.

L'anice è una spezia molto antica, conosciuta da Egiziani, Greci e Romani, oggi viene utilizzata soprattutto in pasticceria per insaporire biscotti, per produrre liquori, e in cucina per insaporire preparazioni a base di pesce o carne.

Esistono 3 piante diverse, che rispondono al nome comune di anice: l'anice verde, l'anice stellato e l'anice pepato.
L'anice verde (Pimpinella anisum) è la varietà di anice più nota in occidente. I suoi semi essiccati vengono usati nei dolci, nel pesce e nelle verdure.

L'anice stellato (Illicium verum) e l'anice pepato (Xanthoxylum piperitium) sono spezie originarie della Cina molto utilizzate nella cucina cinese.
L’anice stellato è un albero sempreverde che raggiunge dimensioni notevoli; fruttifica al sesto anno di vita, i fiori bianco-giallognoli, simili a quelli della magnolia, sono larghi circa 1 cm, compaiono in estate e sono seguiti da frutti legnosi a forma di stella, con 8 valve acute, contenenti ciascuna un seme lucido. Originario dell'Asia orientale è coltivato in Giappone, nelle Filippine, in Cina e Indonesia.

La parte utilizzata è il frutto essiccato, macinato, intero, direttamente in semi o in olio essenziale. Ha un sapore molto particolare: si dice che i Mandarini cinesi spesso lo masticassero per rinfrescare l'alito.

Le proprietà di questi frutti sono moltissime: diuretico, digestivo, antispastico, afrodisiaco e antibatterico; aumenta la montata lattea, adatto in tutti i casi di pesantezza dello stomaco, gonfiori e spasmi intestinali dopo i pasti soprattutto se di origine nervosa; profuma l’alito; apre i chakra e mette in comunicazione i vari livelli energetici con effetto di apertura; adatto per i dolori muscolari.

Attenzione però, in natura esistono due frutti molto simili all'Anice stellato: uno cinese, Illicium verum, denominato anche Badiana, abitualmente utilizzato per aromatizzare molte tisane digestive, e uno di origine giapponese, Illicum religiosu, chiamato "Shikimi". Quest'ultimo è molto pericoloso per la salute, contenendo una sostanza in grado di provocare crisi convulsive.

Le due piante quindi, pur essendo diverse botanicamente, originano però entrambe dall'estremo oriente, hanno frutti e semi molto simili, e possono essere confuse da un occhio inesperto.
Particolarmente apprezzata per la bella forma di stella viene anche utilizzata nel Biedermeier, composizioni artigianali di fiori secchi.

E perché no! Oltre al vaccino, magari, possiamo tenere lontano l’influenza anche mantenendo alto lo spirito e cercando di addolcire le nostre giornate con una buona tisana ed una bella ghirlanda di anice stellato da appendere alla porta di casa, in fondo le malattie si combattono anche con il buonumore.

Ricetta: Infuso di Anice Stellato
Bollire una tazza di acqua, mettere un cucchiaio di anice. Spegnere e lasciare in infusione per 5 minuti. Filtrare e bere dopo i pasti.
Potete trovare l’anice in tutte le erboristerie.


(08/11/2005) - SCRIVI ALL'AUTORE


Prendersi cura del proprio corpo è benessere

  
  
 
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