La carne di delfino viene utilizzata a scopi alimentari umani, nonostante l´agenzia investigativa per l´ambiente (Enviromental Investigation Agency) e numerose ricerche scientifiche abbiano dimostrato che questa, soprattutto in Giappone, è pericolosamente ricca di tossine quali: mercurio ed altri metalli pesanti, ddt e altri pericolosi contaminanti.
Spesso viene anche venduta come carne di balena. I delfini sono predatori all’apice della piramide alimentare e tendono ad accumulare grandi quantità di inquinanti come il mercurio, mentre ciò accade in misura minore nelle balene che sono dei filtratori. Studi recenti hanno dimostrato che in alcuni campioni di carne di delfino in vendita sul mercato giapponese, il contenuto di mercurio era mediamente 900 volte al di sopra del limite massimo consentito dalla legge vigente in materia.
Gli scarti della carne di delfino vengono anche utilizzati come cibo per animali e come fertilizzante. Una confezione, grande come una saponetta, di carne di delfino costa, sul mercato attuale, circa 2000 yen.
A Futo, pochi giorni fa, 100 delfini sono stati spinti e rinchiusi nel porto della città, l’imboccatura era bloccata da una rete. Ai mercanti è spettato il macabro rituale di scegliere i “migliori”, quelli ancora piccoli, cuccioli paragonabili ad un bambino di 5 anni, per essere venduti ed addestrati nei delfinari di tutto il mondo. E ai pescatori, il compito di uccidere ed arpionate i rimanenti.
Il mare si tinge di sangue e le grida e i lamenti delle madri separate dai loro piccoli, scelti per essere utilizzati come pagliacci o pseudo taumaturghi nelle galere di cemento e di vetro di tutto il mondo, giungono a noi attraverso immagini per le quali non si può non provare rabbia, sdegno e dolore.
La ragione delle nuove mattanze di Futo è motivata dalla domanda dei delfinari che richiedono sempre nuovi esemplari da utilizzare nei “programmi di nuoto con i delfini”, per rimpiazzare quelli che muoiono per lo stress.
I “programmi di nuoto con i delfini” e la “terapia assistita con i delfini” sono diventati il nuovo grande business delle strutture di cattività di tutto il mondo. Essi consistono nella presenza in vasca di persone convinte di interagire liberamente con i delfini.
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