In particolare, vennero presi in considerazione i valori relativi all’emoglobina ed all’ematocrito. Mentre nel gruppo di controllo i valori rimasero sostanzialmente identici, nel gruppo di neo-iniziati al Reiki si registrò in maniera omogenea un mutamento significativo dei valori.
In 28 casi i valori erano cresciuti, e negli altri 20 diminuiti; in tutti i casi la variazione mirava a ristabilire l’armonia nei soggetti (cresceva in chi aveva valori bassi e viceversa). Ciò conferma il presupposto basilare del Reiki, secondo il quale l’energia tende a tonificare dove ci sono carenze ed a disperdere in presenza di eccessi.
I ricercatori citano in particolare l’esempio di una donna di 58 anni, a cui era stata diagnosticata un’anemia da mancanza di ferro, che in quel periodo non stava prendendo medicine e non aveva mutato le proprie abitu-dini alimentari. Prima del seminario il valore dell’emoglobina era 9.5, e l’ematocrito 32. Al termine dell’esperienza l’emoglobina era salita a 11.8 e l’ematocrito a 38: entrambi i valori avevano riportato un aumento pari circa al 20 per cento.
Intervistata tre mesi dopo dai ricercatori, la donna dichiarò di non aver preso alcuna medicina nel corso di quel periodo ma di essersi autotrattata con il Reiki tutti i giorni, e che ripetendo le analisi del sangue aveva scoperto che i suoi valori erano ancora migliorati: aveva un’emoglobina di 12.8 ed un ematocrito di 38.7.
Secondo la relazione sull’esperimento, anche se questo fu il caso più significativo oltre il 90 per cento dei parte-cipanti dimostrò variazioni sostanziali in uno od entrambi i valori presi in considerazione, cosa che non accadde a nessun membro del gruppo di controllo.
Gli esami vennero condotti da personale di laboratorio con oltre dieci anni di esperienza, e vennero prese tutte le precauzioni per garantire l’integrità dei campioni prelevati e quindi dei risultati clinici. Inoltre, le stesse apparecchiature furono utilizzate per entrambi i gruppi.
Del resto, generalmente i valori di emoglobina ed ematocrito non registrano va-riazioni consistenti nell’arco di ventiquattr’ore in circostanze normali. Già nel 1974 un gruppo di ricercatori (Wintrobe, Lee, Boggs, Bithell & Athens) stabilì che in assenza di emorragie attive, processi di disidratazione o trasfusioni, tali valori rimangono sostanzialmente stabili nel breve periodo.
E’ chiaro che quanto riportato non vuole essere una conclusione ma semmai un inizio, uno stimolo per-ché ricerche analoghe vengano ripetute ed approfondite in modo da poter disporre di dati sempre più precisi ed incontro-vertibili.
Per quanto mi riguarda, sono comunque interessato a raccogliere dati e documentazioni relative a ricerche me-diche e/o scientifiche riguardanti il Reiki, per ampliare la conoscenza generale su tutto ciò che esso ci consente di fare.
Per informazioni sull'attività di Giancarlo Tarozzi e dell'Associazione Pachamama, consultare il sito web.tiscali.it/pachamama, scrivere a pachamama@inwind.it o telefonare al 069032785 o al 3387255800
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