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L'ALBERO, IL FEGATO E LA PRIMAVERA
Secondo la fisiologia della MTC, come risposta all'evoluzione climatica, in primavera le energie organiche che fanno riferimento a fegato e vescicola biliare assumono la massima rilevanza. Si tratta di risorse che influenzano corpo, mente e spirito al fine di renderli idonei a sostenere il risveglio primaverile e la successiva espansione energetica estiva.

Tratto da NATURA & BENESSERE n° 9

Aldo Evangelista

Nel pensiero tradizionale cinese, personalmente credo che l'immagine che meglio renda la metafora della primavera sia quella dell'albero: l'albero illuminato dalla luce dei primi raggi del sole che sorge dietro la collina boscosa, sull'altro lato della valle; quel lato ancora scuro e carico delle foschie notturne…
L'albero cresce... Il messaggio energetico della primavera ha stimolato i suoi fitormoni ed esso cresce... Si espande verso la luce per trasformarla, insieme ai succhi della terra che esplora con le sue nuove radici, in materia viva. Perfetto esempio di Yin e Yang (radici e rami), ci mostra gli effetti dello Yang crescente sullo Yin assopito.
Il simbolo del legno è contenuto nella medesima loggia energetica del mattino, della primavera e della gioventù. E' un simbolo di risveglio e di rinascita e, quindi, anche del travaglio della (ri)nascita, opportunità concessa soltanto a chi abbia metabolizzato la morte spogliandosi delle abitudini e dei pregiudizi. I Saggi dicono, infatti, che se non lasciamo morire qualcosa, non permettiamo a qualcos'altro di nascere. Non è necessario uccidere nulla, ma è meglio astenersi dall'accanimento terapeutico; un messaggio, questo, perfettamente recepito ed elaborato dal pensiero cinese nell’espressione wu wei, “il non fare”, straordinariamente creativa.
Un altro grande protagonista della primavera è il vento. L'albero ha imparato a piegarsi al vento, senza opporsi. Lo utilizza per spogliarsi delle foglie secche e per disseminare nell'aria polline e semi. Ha pure imparato anche a temere le tempeste; sa che non si possono evitare, ma sa anche che, una volta superate, potrà ricominciare a crescere.
Secondo la fisiologia della MTC, come risposta all'evoluzione climatica, in primavera le energie organiche che fanno riferimento a fegato e vescicola biliare assumono la massima rilevanza. Si tratta di risorse che influenzano corpo, mente e spirito al fine di renderli idonei a sostenere il risveglio primaverile e la successiva espansione energetica estiva. Un'equilibrata primavera, infatti, è necessaria per preparare un'estate fruttuosa e priva di dissipazioni dannose.
Comunemente si associa al fegato il coraggio e la viltà, avere fegato o non averne. Anche la fisiologia cinese, nelle funzioni energetiche del fegato e della vescica biliare, associa organi, funzioni, tessuti, pulsioni e sentimenti. Per fare un esempio: alle funzioni epatiche di metabolizzare, depurare, custodire e far fluire sangue ed energia (di conseguenza il nutrimento e la depurazione di organi, apparati ed organismo), metaforicamente, si aggiunge lo slancio, l'accudimento, l'attenzione premurosa e, in generale, la ricerca di un fruttuoso rapporto affettivo e sociale. Di conseguenza, oltre ai problemi organici, un deficit di fegato produce riluttanza, disaffezione, isolamento; un eccesso di fegato, invece, manifesta con impeto, iperattività, incoscienza.
Anche l'occhio e la vista sono collegati al fegato/legno, così come le manifestazioni psichiche ad essi tradizionalmente connesse: saper distinguere, saper guardare lontano e, più generalmente, avere intuito, fantasia, inventiva, capacità speculativa fino all'elaborazione scientifica ed artistica e al misticismo.


  
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