Un altro esempio tipico di furto d’anima é la morte di una persona, specialmente quando prematura ed imprevista: chi ha lasciato il corpo, non essendo pienamente preparato ad accettare ed inserirsi nel suo nuovo piano esperienziale, può tendere a nutrirsi dell’energia dei propri cari per rimandare il distacco definitivo dal piano fisico. Anche per questo motivo, tutte le principali vie spirituali e religioni del mondo prevedono una qualche forma di rituale per sancire energeticamente la dipartita.
Quando accade nell’infanzia, spesso la vittima crescerà malaticcia non riuscendo a sviluppare pienamente le proprie energie vitali.
I ladri d’anima, così come i già citati vampiri psichici, in maniera più o meno consapevole fanno dipendere la propria sopravvivenza dall’energia altrui, e per questo motivo spesso non sono disposti a lasciarla andare. Spesso é inutile un approccio diretto in quanto abbiamo di fronte una persona che non si rende conto di quello che sta facendo; basti pensare alla madre che soffoca il figlio rendendolo un’estensione di se stessa, mentre é convinta in buona fede di starsi sacrificando per il suo bene.
Lo sciamanesimo ci viene allora in aiuto, ancora una volta, con la caccia all’anima; esistono modalità precise per indurre a “lasciare la presa”, anche se ovviamente é una tecnica che può essere utilizzata solo dopo aver acquisito pratica nella caccia, nel rapporto con l’animale e con gli oggetti di potere, e nella struttura della Terra di Mezzo.
Parlare di furto di pezzi d’anima significa anche rendersi conto che senz’altro anche noi abbiamo rubato in varie occasioni pezzi d’anima al nostro prossimo, magari proprio per sentirci più legati alle persone che amiamo o che abbiamo amato in passato. Per un nostro equilibrio interiore é assolutamente essenziale restituirli, sciogliere vincoli e legami che possono diventare anche karmici..
Per stabilire se e quando avete preso o perso pezzi di anima nelle relazioni con gli altri, non utilizzate la mente razionale: potete sedere in silenzio, entrare in un vostro spazio interiore, ad occhi chiusi e respirando in maniera controllata e consapevole (chi ha Reiki può utilizzare la Centratura del cuore). Dopo di ché potete chiedere al vostro spirito, e se lo avete al vostro animale di potere, se avete rubato parti d’anima a qualcuno; aspettate poi la risposta, che sarà chiara e netta: un “Sì” o un “No”.
Se avete la sensazione netta di trattenere l’energia o parti di anima di qualcuno e non volete attendere l’opportunità di apprendere la caccia all’anima in un training per restituirla, potete far ricorso a semplici rituali per la restituzione, validi tanto nei confronti di persone vive che di altre che hanno già lasciato il corpo. Vi darò alcuni esempi che si basano su archetipi molto profondi; scegliete quello o quelli che vi “risuonano” maggiormente, senza dimenticare che la forza di un rituale, prima e più che nella gestualità, sta nel livello di partecipazione consapevole con il quale viene eseguito.
1) Se ne avete la possibilità recatevi in un luogo naturale e spezzate consapevolmente un ramoscello, visualizzando nel frattempo l’energia che si libera e ritorna al suo proprietario.
2) Potete restituire alla persona un oggetto che le appartenga, dopo averlo “caricato” con l’energia della parte di anima rubata.
3) Immaginate di restituire la parte di anima con il respiro, espirandola.
4) Regalate qualcosa che rappresenti simbolicamente la parte di anima che volete restituire.
5) Bruciate incenso o erbe aromatiche, immaginando che sia il fumo a effettuare la restituzione.
Per informazioni sui seminari di Caccia all'Anima e sulle altre attività dell'Associazione Pachamama, consultare il sito web.tiscali.it/pachamama, scrivere a pachamama@inwind.it o telefonare al 069032785 o al 3387255800.
Non aver paura di crescere è benessere
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