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PSICOTERAPIA E RICERCA DELL'UNO INTERIORE
Nell'ambito del discorso intrapreso dalla Dott.ssa Maria Rosa Greco sulla pscioterapia integrata, segue un altro articolo che propone, da un diverso punto di vista, la medesima esperienza trattata nell'articolo "Vivere il momento presente" di Giancarlo Tarozzi.

Dott.ssa Maria Rosa Greco
Psicologo clinico e Psicoterapeuta della Gestalt


Capita a volte che, quando la mente comincia a sgombrarsi dalle preoccupazioni, dalle ansie, dalla condizione di sofferenza, dalle paure autoindotte a cui solitamente rimane legata anche per molto tempo, si può sperimentare una sensazione di vuoto e il desiderio di contattare parti più profonde di se stessi.

Capita che ci si chieda: ma è tutto qui? La mente e il corpo esprimono veramente la mia totalità o c’è dell’altro da scoprire e a cui dare voce e consapevolezza?
Posso assicurarvi che, come psicoterapeuta, essere testimone di questo processo è come tuffarsi nella parte magica della vita!

Anche il corpo, ovviamente, registra questi movimenti di risveglio e inizia a modificare vecchie abitudini, a percepire con i sensi più aperti.
Questi momenti che io definisco di “consapevolezza espansa” non durano molto nel tempo, ma possono essere molto intensi e portare una persona ad un cambiamento profondo verso il suo vero Sé.

Così, ecco comparire più facilmente intuizioni sulle modalità in cui si è gestita la vita e su cosa si vuole in quella attuale. Si è pronti a vivere anche contatti più intensi con gli altri esseri umani e con tutto ciò che ci circonda. Magari un tramonto che sa di dejà vu si scorge con sfumature diverse, e ci si dice che forse il giallo, il rosso, il rosa ci sono sempre stati ma non li abbiamo mai notati!

Si vive un vero e proprio risveglio dei sensi e quindi un contatto più intimo con le varie parti di se stessi.
Quando si parla della dimensione spirituale dell’essere umano, cos’è se non tutto ciò che non è solo mentale e solo corporeo?
E’ una deduzione semplice, ma non per questo meno significativa.
Solo che, spesso, le intuizioni semplici e immediate vengono sottovalutate e quindi il controllo della mente prende di nuovo il sopravvento fino al prossimo risveglio, fino alla prossima apertura di porta verso l’infinito di cui noi esseri umani, a mio avviso, siamo un campione.

Si ricomincia, così, la ricerca della propria totalità, del proprio Uno interiore, passando per aspettative, incredulità, stanchezze, pigrizie, e magari di nuovo ansie e paure.
Potreste dirvi che quindi si è sempre fermi nello stesso punto.
Invece no, si è percorso un giro ascendente di spirale verso la propria crescita e autorealizzazione.
D’altra parte, sarebbe noioso rimanere nella condizione di “arrivo alla meta”, è senz’altro più eccitante essere in corsa, agganciare il “testimone” e continuare ad andare oltre.


  
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