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ESTATE 2006: TRA FOLLIA, RELAX E DIVERTIMENTO
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Daniel Tarozzi
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C’è chi, previdente e fortunato, ha già programmato le vacanze da mesi e quindi osserva con occhi divertiti e vagamente sprezzanti l’affannarsi di chi, immancabilmente, si riduce all’ultimo minuto per decidere. L’estate ormai non solo è alle porte ma, anzi, le sta già ampiamente attraversando (tempo di questi giorni a parte), e ci seduce e attrae ogni momento, facendoci tornare alla mente l’annoso, struggente problema: le vacanze.
Sembrerà un’eresia definire le vacanze un problema, eppure, pare che per molti italiani sia proprio così. Infatti, spesso, il tanto atteso riposo può trasformarsi in un motivo in più di tensione in famiglia, in un richiamo alla triste situazione delle proprie finanze o, peggio ancora, della propria solitudine.
Apparentemente quindi l’estate sembrerebbe porsi come un problema in più. Ma negli ultimi anni fortunatamente è diventato sempre più difficile e masochistico lamentarsi. Infatti ci sono soluzioni un po’ per tutti i gusti. Vi angoscia l’idea di organizzare il viaggio? Ci pensano le agenzie. Avete poco tempo? Ci sono le vacanze lampo. Avete bisogno di assoluto riposo? Terme, e beauty farm sono lì, pronte a prendersi cura di noi.
A questo proposito le riviste di fitness giurano: “quest’anno il must è l’accoppiata vacanza salute”. Gli ecologisti dichiarano sicuri: “ormai gli italiani hanno scoperto la vacanza ecologica a stretto contatto con la natura”. Le associazioni velistiche ci fanno notare che migliaia, forse milioni, di italiani stanno programmando vacanze in barca a vela, trascinati dalla voglia di un più forte contatto con la natura.
Le associazioni culturali a sfondo esoterico ci mostrano invece, orgogliose, statistiche che dimostrano come moltissimi italiani non cerchino più l’effimero all’esterno, bensì il “vero” dentro di sé.
Si moltiplicano inoltre le vacanze “no limits”, alla ricerca dell’impresa, contro se stessi e contro tutti (vedi scalate bibliche, attraversamenti di rapide e simili). Tutto ciò senza considerare chiaramente le vacanze più tradizionali: al mare, in montagna, in collina, all’estero e così via.
Leggendo tutte queste statistiche, viene da chiedersi se gli italiani abbiano acquisito il potere della bilocazione, o improvvisamente si dedichino a molteplici, e spesso costosissime, vacanze.
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