Questo non può però avvenire durante i trattamenti di Reiki, proprio per l’effetto tonificante che la centratura del cuore ha sulla nostra struttura energetica. E’ quindi un’ulteriore garanzia che ci consente di trattare con la massima tranquillità qualsiasi persona, indipendentemente dai suoi problemi.
Ovviamente, tutto quanto detto a proposito della centratura del cuore non è assolutamente da riferirsi solo alla preparazione dei trattamenti: “centrarsi” può diventare uno strumento estremamente utile anche al di fuori delle terapie, per esempio, per calmarci in momenti difficili o di grande coinvolgimento emotivo, predisponendoci in maniera più positiva prima di entrare in ambienti caratterizzati dalla presenza di un’energia “pesante” (ospedali, luoghi di sofferenza in genere, ma anche nei quali ci sia un’atmosfera violenta, come può accadere per esempio nelle metropolitane o in vicinanza degli stadi dove si siano svolti atti di violenza): chi ha il secondo livello dispone ovviamente di metodi più specifici (la gabbia di simboli) per schermarsi in tali situazioni; grazie alla centratura, comunque, tutti possiamo comun-que creare una protezione energetica positiva intorno a noi stessi.
Possiamo infine sottolinearne un ulteriore aspetto: il chakra del cuore ha una posizione mediana tra i sette centri energetici del corpo umano . Sintetizzando, possiamo dire che i primi tre partendo dal basso sono legati all’energia ses-suale, a quella vitale o potere personale e all’ego o volontà personale, e quindi esprimono il piano individuale, mentre i tre posti al di sopra del cuore sono legati alla comunicazione, al piano psichico ed extrasensoriale e al rapporto con l’energia cosmica, e si proiettano quindi nel piano extrapersonale.
“Centrarsi nel chakracentrale” si-gnifica quindi trovare un equilibrio tra la nostra dimensione personale e quella che ci circonda, tra micro e macrocosmo, recuperare la nostra condizione di uomini punti d’incontro tra cielo e terra, tra materia e spiritualità, e lavorare per imparare realmente ad “Amare il prossimo come se stessi”.
In ogni sua manifestazione il Reiki propone un superamento tra gli opposti: sul piano fisico l’energia non è pola-rizzata, ma neutra, la guarigione che viene innescata non è mai solo fisica o psichica ma sempreglobale.
Questo lavoro di sintesi e di unificazione viene vissuto a livello simbolico, e non solo, ogni volta che portiamo le nostre mani al centro del nostro petto, con un gesto che ricorda molto da vicino una posizione sacra per le grandi civiltà del pas-sato, dalla posizione rituale dei Faraoni al saluto di pace Esseno, alla posizione che assumono i monaci Zen nella pausa tra una fase di meditazione e quella successiva.
Per informazioni sui semninari di Reiki e sulle altre attività dell'Associazione Pachamama, consultare il sito web.tiscali.it/pachamama, scrivere a pachamama@inwind.it o telefonare al 069032785 o al 3387255800.
Non aver paura di crescere è benessere
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