Una volta compreso questo meccanismo, si può capire l’insegnamento sciamanico sulla necessità di mutare la nostra prospettiva per poter percepire le realtà “sottili”.
Quando accompagno le persone a vivere questa esperienza nei training di Caccia all’Anima, un momento fondamentale è quando nei partecipanti cade la barriera dello scetticismo e dell’incredulità che impedivano di vedere e a quel punto si é in grado di continuare a lavorare per proprio conto.
L’esperienza della Piramide di Cheope, da questo punto di vista, per me è stata fondamentale: una volta sospesa per un momento l’incredulità, era realmente possibile passare alternativamente dalla prospettiva del pavimento a quella del soffitto, un po’ come accade quando osserviamo un’illusione ottica nella quale vediamo una serie di cubi che a seconda della nostra prospettiva ci appaiono alternativamente come concavi o convessi.
Un’esperienza altrettanto significativa è il Rituale dello Specchio, che completa un lavoro iniziatico di nove giorni, la One Experience. In esso i partecipanti osservano a lungo l’immagine del proprio volto riflessa nello specchio stesso, fino a vederla letteralmente scomparire; a questo punto iniziano a presentarsi altre immagini, che completano e integrano il lavoro svolto fino a quel punto. In tutte le One Experience che ho condotto, non mi è mai capitata una persona che non abbia vissuto l’esperienza della scomparsa dell’immagine del proprio volto: il segreto non sta solo nel rituale, ma in tutto il lavoro dei giorni precedenti nei quali si è portati a far completamente piazza pulita dei propri schemi e condizionamenti per ritrovare un contatto intimo con l’Uno dentro di sé. A quel punto la mente é pulita e pienamente funzionale, ed è quindi in grado di recepire il mondo circostante in una maniera molto più completa e globale.
Qualche tempo fa, a Londra, ho visto uno spot della BBC che esprime perfettamente come, allargando la nostra visione del mondo, si trasformi completamente la nostra prospettiva e perché i Maestri di tutte le tradizioni abbiano sempre ripetuto come giudicare sia estremamente difficile in quanto non siamo mai sicuri di disporre di tutti gli elementi di una situazione.
Nello spot si vede una signora anziana, dall’aria decisamente benestante ma distratta, che passeggia con la borsetta aperta e dall’immagine si vede chiaramente affiorare invitante un borsellino gonfio. Poi l’inquadratura ci mostra un ragazzo, pochi passi dietro, dall’aria decisamente equivoca, che la fissa. A un certo punto parte di corsa e spinge la donna in un portone…
A questo punto una voce fuori campo spiega che la stessa scena verrà riproposta in una prospettiva più allargata.
Nell’inquadratura panoramica vediamo che alcune travi di legno di un ponteggio stanno precipitando e travolgerebbero senz’altro la donna se il ragazzo non si fosse lanciato per salvarla…
Ancora una volta, è tutta una questione di punti di vista. Viaggiare nelle realtà parallele per riportare a casa i pezzi di anima perduti, per esempio, ha un significato ampio e complementare a quello proposto dalle terapie psicologiche: queste ultime lavorano solo con le parti “rimaste a casa”, ed ecco perché difficilmente con esse la guarigione è completa. Il guaritore spirituale, invece, si propone per prima cosa di ricostituire la totalità dell’individuo (allargando così la prospettiva della propria vita), dopo di che è possibile fare ricorso come supporto a tutte le terapie naturali per accelerare e completare il processo di guarigione.
Per informazioni sui semninari di Caccia all'Anima e sulle altre attività dell'Associazione Pachamama, consultare il sito web.tiscali.it/pachamama, scrivere a pachamama@inwind.it o telefonare al 069032785 o al 3387255800.
Non aver paura di crescere è benessere
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