Una buona idratazione è indispensabile per mantenere sana la pelle. L’organismo provvede catturando l’umidità dall’ambiente e dai tessuti profondi e limitando l’evaporazione con il mantello idro-acido-lipidico. A questo processo naturale si può contribuire con l’applicazione di cosmetici i cui ingredienti siano capaci di legarsi con l’acqua e di trattenerla.
L’acqua rappresenta il più importante componente inorganico degli organismi viventi e la sua presenza è indispensabile affinché la vita possa sussistere in ogni sua forma sulla Terra.
Tutto questo vale anche per la pelle: una pelle idratata è sinonimo di salute, specialmente se l’idratazione è omogeneamente distribuita. L’idratazione comporta plasticità e turgore dei tessuti in quanto l’acqua presente tra le strutture funge da cuscinetto e da ammortizzatore.
Generalmente si sente parlare di idratazione superficiale e idratazione profonda o dermica. I due fenomeni sono analoghi nei termini ma biochimicamente e fisiologicamente diversi; infatti, con il termine idratazione ci riferiamo ai fenomeni legati all’epidermide, ovvero allo strato più superficiale della pelle (strato corneo).
L’apporto di acqua a livello cutaneo deve essere continuo perché continua è la disidratazione (dovuta principalmente alla “perspiratio insensibilis”, alla detersione con tesioattivi e agli agenti atmosferici climatici); una pelle si presenta disidratata quando l’acqua che arriva allo strato corneo evapora e non viene rimpiazzata, o lo è scarsamente. La giusta idratazione epidermica viene mantenuta dall’acqua proveniente dall’umidità dell’ambiente circostante, dai tessuti sottostanti e dalla presenza del film idro-lipidico che ricopre uniformemente tutto lo strato corneo.
Quest’ultimo è formato dal sudore e da un particolare fattore igroscopico denominato “fattore idratante naturale” (N.M.F.) costituito da aminoacidi, zuccheri, urea, acidi organici, ecc. Esso contribuisce a regolare l’idratazione e l’elasticità dello strato corneo in quanto è in grado di captare e trattenere l’acqua proteggendo la pelle e impedendo l’evaporazione.
Il patrimonio di acqua della pelle è dovuto quindi, a due fattori:
1) la Water Holding Capacity (W.H.C) che corrisponde alla idrofilia dello strato corneo, ovvero alla capacità di trattenere l’acqua per affinità chimica;
2) la Funzione Barriera che blocca la fuoriuscita di liquidi con meccanismo fisico.
È importante distinguere la pelle secca (alipica) da quella disidratata.
La cute, infatti, produce autonomamente il mantello Idro-Lipidico composto da una fase acquosa e da una fase grassa. Questo particolare mantello naturale ha un pH leggermente acido (4.5 - 5.5) e va rispettato utilizzando cosmetici che non lo alterino.
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