Gabriel Garcia Marquez nasce ad Aracataca il 6 marzo del 1928, un piccolo villaggio della Colombia ,a circa 80 Km dalla città caraibica di Santa Marta, dove viene allevato dai nonni. Nel 1947 inizia i suoi studi all'Università di Bogotà, alla facoltà di giurisprudenza, e nello stesso anno pubblica il suo primo racconto "La tercera resignacion" sul giornale El Espectator. Nel 1948 si trasferisce a Cartagena in seguito alla chiusura dell'Università Nazionale, e comincia il suo lavoro come giornalista al El Universal. Intanto si lega ad un gruppo di giovani scrittori, e insieme leggono avidamente i romanzi di Kafka, Faulkner, Virginia Woolf. Nel 1954 torna nuovamente a Bogotà come giornalista de "El Espectador" e, nello stesso anno, pubblica il racconto "Foglie morte". L'anno successivo trascorre alcuni mesi a Roma, dove segue dei corsi di regia; in seguito si trasferisce a Parigi. Nel 1958 sposa Mercedes Barcha, da cui avrà tre figli. Dopo varie prove narrative, tra cui spicca il racconto lungo “Nessuno scrive al colonnello”, nel 1967 pubblica "Cent 'anni di solitudine” che ebbe subito un grande supporto da parte della critica e che consacrò Marquez come uno dei più grandi scrittori del nostro secolo. A “Cent ’anni di solitudine”, caposaldo indiscusso nella storia del genere romanzesco, seguì nel 1975 il libro stilisticamente più sperimentale di Marquez, “L’autunno del patriarca”, incentrato sulla figura di un immaginario dittatore dell’America Latina. Autore anche di altri celebri libri come “Cronaca di una morte annunciata” o “L’amore ai tempi del colera”, Marquez ha da poco pubblicato un romanzo breve che sta riscuotendo un notevole successo di pubblico: “Memoria delle mie puttane tristi”.
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