SUPERATA LA VELOCITA' DELLA LUCE. CROLLA UN ALTRO DOGMA DELLA SCIENZA?
L’uomo e la scienza si sono posti sempre dei limiti. Che poi hanno immancabilmente superato.
di Giancarlo Tarozzi
Da quando Albert Einstein ha costruito la sua teoria della relatività intorno all’assunto secondo il quale la velocità della luce costituisce una delle costanti fondamentali dell’universo, barriera insuperabile per tutto quanto esiste nella realtà come la conosciamo, la narrativa ci ha proposto innumerevoli modi per superare i “mitici” trecentomila chilometri al secondo, dai motori dell’ Enterprise di “Star Trek” a Superman che superava tale limite per spostarsi nel tempo.

Nel 2000, però, un inserto scientifico del New York Times ha illustrato due esperimenti che sembrano aver infranto anche questo limite, nel silenzio a volte imbarazzato di altri giornali che non hanno nemmeno ripreso la notizia.

"Usando una combinazione di effetti atomici ed elettromagnetici – ha affermato il giornale americano – alcuni ricercatori, tra i quali un team di ricercatori italiani del Cnr, hanno prodotto in laboratorio fasci di luce che sembrano viaggiare a una velocità molto maggiore di quella della luce".
Un altro esperimento che mina l’insuperabilità della velocità della luce è stato effettuato da un gruppo di scienziati italiani del Consiglio nazionale delle Ricerche (Cnr) - Daniela Mugnai, Anedio Ranfagni e Rocco Ruggeri – ed è stato pubblicato nel 2000 da 'Physical Review Letters'.

In questo caso, un fascio di microonde, create grazie a una serie di strumenti ottici riflettenti, sono state fatte propagare nell'aria a una velocità del 25% superiore a quella della luce...

Secondo molti scienziati, però, questi esperimenti non mettono in crisi la validità della teoria della Relatività einsteniana… Le conseguenze sono comunque innegabili: in ogni ambito della scienza, quando ci si spinge verso i limiti delle teorie, affiora un quadro della Realtà molto meno “deterministico” e più vicino a visioni tradizionali quali quelle formulate dai Veda, e dal Taoismo, che propongono una cosmogonia che va ben oltre i la comprensione di una mente umana ingabbiata dai limiti di un funzionamento dualistico.

L’esperimento più spettacolare, da questo punto di vista, è stato sottoposto alla supervisione del periodico scientifico "Science" da Lijun Wang, del Nec Research Institute di Princeton: un impulso luminoso è stato spinto ad attraversare una camera trasparente riempita di cesio a una velocità circa 300 volte superiore a quella della luce.


Secondo le affermazioni dello scienziato, quindi, la parte principale dell'impulso è uscita dalla camera prima ancora di entrarvi.
In pratica, spiegava l’articolo che ha riportato la notizia, è come se un uomo scivolasse e cadesse su una lastra di ghiaccio, e noi potessimo osservare l'incidente dalla finestra prima degli altri testimoni in strada.

In pratica, una visione di eventi futuri non ancora accaduti. Con buona pace di quanti escludono, spesso con certezze degne di un dogma di fede, a priori la validità di fenomeni paranormali quali la precognizione semplicemente perché “è impossibile” (nello stesso modo e con lo stesso tono con cui un secolo fa venne definito scientificamente IMPOSSIBILE che un oggetto più pesante dell’aria fosse in grado di volare… poco tempo prima dei primo voli dei fratelli Wright...).

Come se volesse limitare la portata della sua stessa scoperta, del resto, lo stesso Wang ha subito aggiunto che, al momento, la straordinaria scoperta appare limitata agli oggetti luminosi. "Questa è una proprietà della luce – ha affermato il ricercatore – che è un oggetto diverso dal mattone, ad esempio", dal momento che la luce è un'onda e non una massa.

Per quanto ricordo dei miei studi di fisica, però, una delle caratteristiche particolari del fotone è quella di essere al tempo stesso onda e/o corpuscolo, ed in base alla fisica quantistica la differenza tra energia e massa è quanto mai sottile e “variabile”… Le prudenti affermazioni di Wang non chiudono affatto la porta a sviluppi futuri in grado di relativizzare ulteriormente la visione della realtà ordinaria, in una modalità analoga per esempio a quella sciamanica, che insegna a viaggiare coscientemente tra piani paralleli dell’esistenza, caratterizzati da leggi e regole diverse tra loro...




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(19/10/2005)