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PASSIONE, CRESCITA E GUARIGIONE
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Negli ultimi secoli, la passione, la capacità di vivere ed esistere pienamente in ogni istante, è stata soffocata. Ma non è stato sempre così. E' non deve essere più così.
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di Giancarlo Tarozzi
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Quando si parla di un processo di crescita personale, si tende invariabilmente a considerare come punto di partenza un lavoro sulla mente e sui processi psicologici. Anche quando ciò viene integrato, come per esempio nello yoga, da un lavoro sul corpo, è estremamente raro che ci si proponga di sviluppare fino in fondo le potenzialità che questo strumento possiede.
Nella condizione ordinaria, ci si identifica generalmente nei propri processi fisici od in quelli mentali. Si dice io ho fame, io ho sonno, io ho paura, io sono arrabbiato; una formulazione più corretta sarebbe: il mio corpo ha fame, il mio corpo ha sonno, la mia mente ha paura etc.. Corpo e mente sono due strumenti estremamente raffinati, che si sono sviluppati nel corso di un processo evolutivo durato miliardi di anni a partire dal momento in cui l'energia ha iniziato quantisticamente a manifestarsi come materia.
Oggi, ogni essere umano si trova a disporre di utensili estremamente raffinati: il corpo è un veicolo che permette di muoversi nella realtà fisica, di fare ed accumulare esperienza; la mente è un computer altrettanto raffinato che permette di elaborare ed interpretare i dati forniti dal corpo perché poi la coscienza, la consapevolezza, lo spirito possa trarre il succo di ogni esperienza vissuta.
O almeno, così dovrebbe essere: spesso, troppo spesso, si vive la quasi totalità della propria esistenza in maniera del tutto inconsapevole. Si arriva alla fine di una giornata, di un mese, un anno, a volte purtroppo in punto di morte alla fine di una vita, rendendosi all'improvviso conto di non avere mai realmente vissuto ma di aver lasciato perennemente innestato il proprio pilota automatico, reagendo inconsapevolmente agli stimoli che la vita ci ha proposto senza trarne nulla e spesso senza essere nemmeno presenti in quello che stava succedendo.
Rimettere in ordine questa situazione che si è stratificata nei secoli e nei millenni significa ripartire dal punto di inizio: la relazione con il proprio corpo come strumento fondamentale per la propria esperienza, per ritornare ad essere attori protagonisti della propria vita.
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L'antropologia ci parla in un periodo, situato circa 30.000 anni fa, definito cultura della dea, o matriarcato, caratterizzato da un assoluto equilibrio ed armonia tra le polarità: maschile e femminile, razionale ed intuitivo.
Di un tale periodo ci sono rimaste tecniche quali quelle proposte dal sciamanesimo, insegnamenti attraverso le pratiche tantriche indiane e tibetane, che propongono una modalità di crescita e realizzazione basata sulla responsabilità personale e sullo sviluppo completo delle proprie potenzialità in armonia con tutto quanto esiste.
In questo contesto, un elemento fondamentale è la passione: per passione s'intende qualcosa di molto più ampio e vasto della sessualità, si intende la capacità di vivere ed esistere pienamente in ogni istante: gustare profondamente l'acqua che si sta bevendo, il cibo che si sta mangiando, il vento che accarezza la nostra pelle, la nostra sessualità, ogni espressione fisica inserita in un processo armonioso di crescita.
Una delle poche cose sulle quali concordano tutte le religioni patriarcali del pianeta, disposte a farsi guerra su interpretazioni completamente diverse della realtà e dell'individuo, è la negazione dell'aspetto passionale dell'individuo. Ciò ha avuto origine proprio quando l'armonia originaria si è persa e sono nati sistemi di potere e di pensiero che si sono posti come intermediari tra l'individuo e la sua crescita e la sua realizzazione.
Riappropriarsi consapevolmente della propria passione, riscoprire il vero significato insito nell'essere presenti in ogni istante della propria vita, è il primo passo verso la scoperta della profonda sacralità di tutto ciò che esiste e, come per esempio ci insegna il Tanta, del corpo umano considerato come un tempio, un luogo in cui e attraverso cui si esprime il piano divino.
Nelle prossime settimane, inizieremo un viaggio alla riscoperta del significato più profondo della sessualità e della passione, dell'importanza di affrontare e guarire qualunque tipo di problematiche relative a queste aree come premessa per una crescita reale dell'individuo e per il recupero di quell'equilibrio che esisteva in origine per tutti gli esseri umani al di là del loro sesso e delle loro differenze esteriori.
Per informazioni sulle attività dell'Associazione Pachamama, consultare il sito web.tiscali.it/pachamama, scrivere a pachamama@inwind.it o telefonare al 069032785 o al 3387255800.
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(04/10/2007)
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