|
DALLA NATURA ALL'ENERGIA DEI FIORI. LE VIRTU' DEL NATURALE
|
TRATTO DA ESTETICAMENTE N° 1
Sembra esserci una strana perversione nell’uomo che, deliberatamente, pare cercare metodi di lavoro tanto complessi, ignorando le virtù di ciò che è semplice e naturale… Il metodo Bach , avverso all’idea di combinare estratti chimici con elementi naturali, stabilisce un rapporto tra la malattia e il potere guaritore della Natura.
|
di Sabina Galandrini
|
Quando una pianta inizia a crescere lo fa in modo perfetto ed uniforme. Le prime foglie e i primi germogli sono identici a quelli d’ogni pianta della stessa specie; gradualmente, però, le condizioni esterne, o la sua stessa natura, distorceranno e condizioneranno quella crescita che nel tempo diverrà unica e differente da qualsiasi altra pianta. L’albero potrà quindi divenire asimmetrico, dritto, malformato, riccamente frondoso o crescere a ridosso di un muro….
Nello stesso modo gli esseri umani, pur nascendo apparentemente uguali, nel corso della loro esistenza si differenziano l’uno dall’altro grazie a caratteristiche personali innate o alle esperienze che ne forgiano il soma della vita. Tuttavia, mentre una pianta non può darsi una nuova forma, un uomo può modificare il modello psicologico della sua vita.
Partendo da questa concezione, Edward Bach considera l’uomo un essere composto da diversi livelli, o corpi, di cui quello fisico è l’espressione più esplicita, animato e controllato dal corpo psicologico inteso come insieme di pensieri e di emozioni che formano la nostra personalità. I disturbi fisici divengono, così, un modo per esprimere le difficili condizioni psicologiche, che spesso attanagliano la nostra esistenza, più particolarmente costituiscono il risultato di una disarmonia tra la mente ed il corpo; quando si è sereni e soddisfatti di se stessi e della propria vita, l’individuo godrà di ottima salute; quando invece si verificano conflitti tra le proprie azioni e l’anima, causate da profonde delusioni il corpo invia messaggi d’allarme: malesseri e malanni.
Sulla base di questo concetto Bach è riuscito ad individuare questi disagi interiori, al fine di trovare nel potere guaritore della Natura un rimedio appropriato per ogni caso.
La sua Floriterapia è, quindi, un metodo di cura semplice e naturale che si avvale di alcuni fiori selvatici allo scopo di agire sugli stati emotivi di una persona piuttosto che sulla sua malattia fisica. Il suo approccio rivoluzionario rispetto all’epoca in cui è vissuto, consiste nel rivolgersi “Al paziente e non alla malattia”; non importa, dunque, quale sofferenza fisica affligga la persona perché la prima causa cui si riconduce è sempre uno squilibrio nella psiche. I fiori, pertanto, armonizzano ed equilibrano la personalità contrastando stati quali l’irritazione, le paure e il senso di colpa: vere cause della malattia e dell’infelicità.
|
|
L’apporto di Bach si discosta, tuttavia, dall’utilizzo classico delle erbe medicinali o di preparati farmaceutici ricavati da sostanze naturali poiché non utilizza il materiale fisico della pianta bensì “l’energia” presente nel fiore. Nonostante le malattie fisiche, presentino infinite sfaccettature, le cause psicologiche – e conseguentemente i fiori utilizzati a scopo terapeutico - sono classificate da Bach in sette gruppi: paura, incertezza, insufficiente interesse per il presente, solitudine, ipersensibilità alle influenze e alle idee, scoraggiamento e disperazione, ed eccessiva cura per il benessere degli altri.
Ogni categoria include, naturalmente, un’ulteriore varietà di stati mentali ed emotivi; ad esempio, le emozioni originate dalla paura presentano sfumature che vanno dal terrore puro alle fobie più specifiche.
Dopo un’attenta osservazione della natura umana Bach operò quindi una classificazione di questi disagi psicologici, per poi individuare 38 rimedi basati sull’energia floreale più adatta. Per ogni stato d’animo c’è dunque un rimedio appropriato: Holly per la collera, Rock Roseper la paura estrema, Heather per l’egocentrismo, Beech per l’ipercriticismo e così via…
I 38rimedi rappresentanti la condizione archetipica dell’umanità, avrebbero proprietà terapeutiche per guarire altrettanti particolari stati emotivi di sofferenza.
L’energia guaritrice dei fiori viene “estratta” grazie ad un metodo accurato che consiste nel porre una quantità sufficiente di fiori sbocciati in una sottile bacinella di vetro piena d’acqua di ruscello nella quale vengono lasciati per 3-4 ore alla luce del sole; trascorso questo breve lasso di tempo, il liquido viene versato in bottigliette con uguale quantità di brandy che agisce da conservante. Il metodo, definito “Del sole”, deve essere compiuto all’aria aperta nelle giornate della fioritura; oltre a questa procedura, ne esiste un’altra chiamata “Della bollitura”, poiché dopo l’esposizione al sole, l’essenza viene fatta bollire.
I fiori di Bach, inoltre, lavorando sul mondo interiore, sono riconosciuti e raccomandati come rimedio comprovato ed efficace dall’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità; pur facendo parte della medicina non convenzionale, sono ammessi dalla comunità scientifica.
La cura, comunque, non implica nessun disagio fisico né controindicazioni poiché si basa solo sugli elementi più puri della Natura - le piante selvatiche cresciute senza la contaminazione dell’uomo - capaci quindi di liberare maggiori proprietà guaritrici.
Al paziente non viene somministrato un solo preparato ma, secondo la cura, da uno a cinque essenze floreali combinate insieme; più dettagliatamente, due gocce di ogni composto. Il paziente, peraltro, utilizzerà la sua bottiglietta prendendo quattro gocce per quattro volte al giorno in un tempo solitamente variabile da alcune settimane a più mesi.
|
|
L’energia potenziata di un particolare fiore, le cui proprietà sono esattamente allineate ad una condizione transitoria della psiche o una certa personalità, può generare dunque un cambiamento interiore e, di conseguenza, la risoluzione di un conflitto. E’ bene ricordare che tuttavia non c’è guarigione senza la volontà e la consapevolezza del paziente; il rimedio, infatti, non fa altro che mostrarci quale direzione seguire per superare i nostri modelli psicologici abituali. Lo stesso Bach sostiene che i rimedi lavorano insieme alla nostra guida e insegnante interiore, l’Anima, che opera sempre per il nostro bene.
In base alla sensibilità del paziente si otterranno quindi effetti diversi; in molti casi l’individuo non avvertirà alcun effetto immediato, talvolta un senso di sollievo e benessere, altre volte, invece, sarà un modo per confrontarsi realmente con la propria personalità sino ad ottenere la guarigione fisica. E’ importante trattare il paziente individualmente, poiché talvolta è necessario cambiare il rimedio nel corso della trasformazione psicologica dell'individuo, secondo i suoi cambiamenti e passaggi.
La somministrazione dei preparati specifici potrà essere prescritta sia dal floriterapeuta, sia decisa successivamente, in modo autonomo, dal paziente stesso, purché sia consapevole di se al punto di formulare un’autodiagnosi.
Osservando bene, anche noi potremmo riconoscere persone e situazioni che incarnano uno o più rimedi… Scherzosamente proviamo a farlo con i personaggi di Shakespeare… Amleto, ad esempio, sarebbe Scleranthus per la sua famosa indecisione, avrebbe bisogno di Mustard per la profonda malinconia e di Cherry Plum per i suoi pensieri suicidi e la follia imminente…
La Floriterapia di Bach è ovviamente un metodo più articolato e complesso… Anche se ognuno di noi, ripensando alla propria vita, può facilmente individuare il fiore di cui avrebbe avuto bisogno. Come infatti ha scritto Bach: “In questo sistema di guarigione ogni cosa può essere fatta dalle persone stesse…”
|
|
(17/04/2006)
|