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PIU' ENERGIA… NATURALMENTE!
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Tratto da NATURA & BENESSERE n° 11
Matè, Maca, Baobab, Eleuterococco… Piante conosciute da antichissime civiltà che ne avevano già compreso le potenzialità sbarcano oggi in Occidente con il loro carico di energia per aiutarci a vivere meglio una quotidianità frenetica e stressante…
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di Sabina Galandrini
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Poche magliette, un paio di scarpe, un libro da leggere, gli occhiali da sole e il minimo indispensabile per la sopravvivenza accompagnarono la mia estate “saccopelista” e girovaga qualche anno fa quando, insieme ad un gruppo di amici e a tanti altri giovani arrivati da tutto il mondo, andammo alla ricerca di quelle emozioni e di quei grandi orizzonti di cui la Scandinavia è ricca…
Durante quest’avventura, così intensa di incontri lontani, in un campeggio alle pendici di un ghiacciaio, mi ritrovai, infreddolita, sotto una tettoia nell’intento di ripararmi da una pioggerellina fitta e fastidiosa… Poco distante dal nostro gruppo, un ragazzo dagli occhi scuri, infagottato in abiti invernali, teneva tra le mani una tazza fumante con cui scaldarsi un po’…
Fu in quella situazione di disagio che ebbe inizio una delle solite conversazioni tra giovani viaggiatori dai toni informali e piacevoli, quei piccoli scambi di pensieri e di esperienze di viaggio, arricchite da quel tanto di storia personale che si riesce a raccontare. Il ragazzo dagli occhi scuri, argentino, era da poco in Europa per completare i suoi studi di architettura con uno stage a Parigi ed ora si avventurava tra i fiordi norvegesi per sfruttare fino in fondo il suo soggiorno d’oltreoceano.
Durante la conversazione il suo continuo sorseggiare quella bibita profumata, contenuta da un insolito recipiente, mi ipnotizzò fino a quando la mia curiosità esplose, spontaneamente, nel chiedergli cosa ci fosse in quella strana tazza di osso. Mi spiegò, sorridendo, che si trattava di un infuso di foglie di Matè, una specie di tè argentino diffuso nel suo Paese come bevanda energizzante da assumere nel corso della giornata.
Il termine Matè – mi disse – in spagnolo vuol dire “zucca” poiché, originariamente, si beveva dalle zucche svuotate del loro contenuto; lo portava sempre con sé, in qualsiasi viaggio, perché gli dava energia, vigore… E per farmi capire meglio, nel dubbio di non essersi ben spiegato nella mia lingua, con un lampo di genio negli occhi, esclamò: << E’ come il vostro caffè! >>…
A distanza di anni, nel bere i miei numerosi caffè, a volte mi torna in mente il Matè del viaggiatore argentino… E ripensando a lui capisco, oggi, che quella bevanda dal sapore amaro e forte, forse per noi italiani meno gradevole del caffè, nasconde, invece, delle sane qualità che spesso cerchiamo ossessivamente…
Quante volte, infatti, nel corso della nostra giornata siamo costretti a ricorrere alla caffeina o ad altre sostanze in grado di stimolare artificialmente il nostro sistema nervoso? In un primo momento ci sembra di aver recuperato ogni energia mentre, poi, ripiombiamo nuovamente in una sensazione di stanchezza…
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Le nostre frenetiche giornate, infatti, sembrano richiederci dei dispendi energetici spesso superiori alle nostre possibilità. L’autunno, inoltre, come ogni passaggio stagionale, rappresenta uno di quei momenti in cui aumenta l’affaticamento fisico e mentale dovuto anche all’improvviso dover far fronte ad una serie di impegni e di stress sospesi durante le vacanze estive.
Per tale ragione, spesso, una corretta alimentazione ricca di frutta, verdura e legumi non costituisce un sostegno sufficiente durante il giorno; in tal caso, pertanto, una pianta come il Matè argentino, conosciuta già dagli Incas centinaia di anni fa per le sue proprietà tonico-stimolanti, può aiutarci ad aumentare la capacità di concentrazione e la resistenza alla fatica.
Dalle terre del sud America e dall’antica cultura Incas proviene anche un'altra pianta, con proprietà analoghe; si tratta della Maca, ricca di minerali, particolarmente utile a livello nutritivo e capace di fornire aminoacidi essenziali, assai rari in Natura. Caratteristica delle Ande, dove viene usata come alimento, la sua radice vanta proprietà stimolanti sul sistema nervoso, incrementa la capacità di concentrazione, la lucidità mentale e mnemonica restituendo, nello stesso tempo, maggior vigore all’organismo.
Pur essendo priva di caffeina, dunque, le sue funzioni tonico-energetiche si dimostrano utili in stati eccessivi di affaticamento e di stress psicofisico.
Oltre al Matè e alla Maca, sono presenti in Natura anche altre piante, forse poco note in Occidente, capaci di aiutarci a sostenere lo stress senza danneggiarci.
Ne è un esempio l’Eleuterococco, detto anche Ginseng siberiano, una pianta tonico adattogena capace, quindi, di tonificare le ghiandole surrenali permettendo loro di funzionare anche in condizioni di stress. In questo modo i suoi estratti riescono ad aumentare l’acutezza mentale senza comportare bruschi cali energetici successivi all’azione stimolante come accade, invece, con l’uso della caffeina.
Numerosi studi hanno dimostrato la sua capacità di aumentare la resistenza fisica agli sforzi e di migliorare la funzione muscolare conferendo quindi, complessivamente, maggiore energia al nostro organismo in modo naturale.
Per fronteggiare il notevole dispendio energetico delle nostre giornate possiamo, infine, sostenerci con il Baobab, la pianta tropicale chiamata “albero della vita”. Le elevate quantità di vitamina C, vitamine B1, B2, B6 contenute nei suoi frutti contribuiscono all’apporto di minerali e di acidi grassi essenziali utili per il nostro corpo. Oltre ad essere ricco di nutrienti, il Baobab ha anche un potente effetto antiossidante capace di contrastare l’aumentata produzione dei radicali liberi e la stanchezza fisica.
Queste piante, già conosciute da antichissime civiltà che ne avevano compreso il giusto utilizzo, solo ora sbarcano in Occidente dove non sempre c’è il tempo di ricorrere a vecchie tazze fumanti… Ma non è detto che anche in una pillola colorata, magari arricchita da una spruzzatina di Cacao, non si possano ritrovare le loro virtù terapeutiche in grado di donarci una sferzata di energia…
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(11/03/2006)
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