L'ENERGIA GUARITRICE DEI FIORI
UNA CURA NATURALE

La Floriterapia di Bach è un metodo di cura semplice e naturale che si avvale di alcuni fiori selvatici allo scopo di agire sugli stati emotivi di una persona piuttosto che sulla sua malattia fisica. Dopo un’attenta osservazione della natura umana Bach operò una classificazione dei più comuni disagi psicologici per poi individuare 38 rimedi basati sull’energia floreale più adatta. Per ogni stato d’animo c’è dunque un rimedio appropriato... Ci siamo chiesti dunque: vi sono ancora aziende produttrici che si rifanno al suo metodo originario realizzando i “rimedi” secondo l’affascinante rituale previsto?
di Sabina Galandrini
Nell’apprezzare l’uomo, con le sue mille sfaccettature e nell’immaginarlo immerso in una Natura feconda e benigna, ricca di fiori d’ogni specie, ci siamo chiesti se, a distanza di quasi settant’anni dalla sua scomparsa, davvero ancora qualcuno, nel realizzare i cosiddetti “Fiori di Bach”, fosse rimasto fedele al pensiero originario del suo fondatore… E’ iniziato così il nostro articolato viaggio attraverso le molteplici proposte in commercio e, tra i flaconcini in bella mostra, abbiamo sbirciato dietro le quinte alla ricerca di un ideale discepolo di Bach nel quale individuare non solo l’essenza floriterapica, ma anche l’essenza umana…

L’incontro con Paolo Marchiori, Presidente del Flowers Club, Associazione Internazionale di Floriterapia e di Medicina Naturale, è avvenuto al Sana di Bologna ed è lì che, sollecitato dalle nostre domande, abbiamo scorto il profondo attaccamento di Paolo al suo ideale maestro.
Tutto ebbe inizio nel 1990 ad Autrans in Francia, dove i vari discepoli del dottor Bach si riunirono in occasione del 1°.

Paolo vi partecipò, a sua volta mosso dal bisogno di allargare i suoi interessi già orientati alla tutela della salute e del benessere in senso lato; non a caso egli dirigeva dal 1987 un’azienda di ionizzatori e depuratori d’aria, la Natur, che rispecchiava l’intento ecologico e salutistico insito in Paolo sin dall’infanzia.

L’evento francese sancì per lui l’inizio di una nuova, entusiasmante avventura che lo spinse alla riscoperta del vero insegnamento del dott. Edward Bach. Da allora la Natur, ora Spiritual Remedies, è diventata fedele portavoce dell’originale metodo Bach ed un preciso riferimento internazionale per coloro che desiderano risalire alle autentiche radici della Floriterapia, così come l’ha intesa il suo fondatore.

Attingendo agli insegnamenti contenuti nei libri pubblicati da Bach stesso e da Nora Weeks ed agli scritti inediti di Bach, proposti da Julian Barnard della Healing Herbs, Paolo ha improntato sin dall’inizio l’azienda, ora condotta dalla famiglia Marchiori, al più assoluto rigore ed oggi lamenta la superficialità con la quale alcune imprese italiane e straniere realizzano i propri prodotti, discostandosi per fini commerciali dalla tradizionale matrice ideologica.


Secondo Paolo chi si imbatte nella Floriterapia dovrebbe avere la certezza di incontrare quell’energia pura dei fiori, tanto decantata da Bach, un’energia che implica una sorta di miscela alchemica nella quale convergono non solo gli elementi della Natura, ma anche quelli umani: integrità ed onestà sono requisiti essenziali dai quali non può prescindere chi si dedica alla preparazione di questi rimedi.

Tali requisiti, secondo Paolo, caratterizzano la Healing Herbs di Julian Barnard, alla quale la Spiritual Remedies si affida da anni con l’assoluta e incontrovertibile certezza che i preparati posti in commercio provengono dagli stessi luoghi in cui il dott. Bach scoprì alcuni dei suoi rimedi; è proprio lì, infatti, che Edward colse e studiò i suoi primi fiori, “cogliendone” la magica, sottile energia, capace di riequilibrare la disarmonia umana.

Viene spontaneo chiedersi, a questo punto: come viene “catturata” l’energia guaritrice dei fiori? Come avviene la loro raccolta e la loro preparazione? Quali rigorosi e tradizionali procedimenti vengono seguiti?

«E’ necessario cogliere i boccioli più chiusi e integri all’alba di una giornata di sole – ci spiega Paolo - quando i fiori sono nella piena stagione della fioritura. Una volta raccolti, i fiori vanno immediatamente posti in un recipiente di vetro molto sottile, riempito con l’acqua limpida dei ruscelli che scorrono nelle vicinanze del campo di raccolta.

Il contenitore viene poi chiuso e posto al sole, per 3-4 ore nello stesso luogo, in modo che i fiori possano essere attivati dalla luce del sole e trasferiscano l’energia guaritrice nell’acqua. Successivamente i boccioli vengono tolti e il liquido ottenuto viene versato in contenitori con uguale quantità di brandy che agisce da conservante.

Non tutti i rimedi, tuttavia, possono essere sottoposti a questo procedimento, definito “Del sole”, e vengono “estratti” mediante il “metodo della bollitura”; questa seconda procedura implica 30 minuti di ebollizione in acqua pura delle parti scelte della pianta, successivamente filtrate.

La cura non implica, comunque, controindicazioni poiché si basa essenzialmente sugli elementi più puri della Natura: le piante selvatiche cresciute senza la contaminazione dell’uomo.

L’apporto di Bach si discosta, tuttavia, dall’utilizzo classico delle erbe medicinali o di preparati farmaceutici ricavati da sostanze naturali poiché non utilizza il materiale fisico della pianta bensì l’energia presente nel fiore. Nonostante le malattie fisiche presentino infinite sfaccettature le cause psicologiche – e conseguentemente i fiori utilizzati a scopo terapeutico – sono classificate da Bach in sette gruppi: paura, incertezza, insufficiente interesse per il presente, solitudine, ipersensibilità alle influenze e alle idee, scoraggiamento e disperazione, ed eccessiva cura per il benessere altrui».


Questo affascinante itinerario lungo il quale Paolo Marchiori ci ha condotti per mano si conclude qui, lasciandoci il sapore strano del dubbio: potremmo riconoscere intorno a noi persone e situazioni che incarnano uno o più rimedi... Scherzosamente proviamo a farlo con i personaggi di Shakespeare… Amleto, ad esempio, sarebbe Scleranthus per la sua famosa indecisione, avrebbe bisogno di Mustard per la profonda malinconia e di Cherry Plum per i suoi pensieri suicidi e la follia imminente…

La Floriterapia di Bach è ovviamente un metodo più articolato e complesso… Anche se ognuno di noi, ripensando alla propria vita, può facilmente individuare il fiore di cui avrebbe avuto bisogno. Come, infatti, ha scritto Bach: «In questo sistema di guarigione ogni cosa può essere fatta dalle persone stesse...».


(21/08/2006)