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VINOTERAPIA. ELISIR DI GIOVINEZZA
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Si chiama vinoterapia, è la tendenza cosmetica contro l’ invecchiamento cutaneo, in voga nei maggiori beauty farm del mondo a seguito di recenti ricerche dimostranti la presenza di polifenoli nei chicchi d’uva. A quanto pare il nettare degli dei è tornato a sfidare il tempo…
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di Claudia Bruno
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Quante cose si possono fare con l’uva? Regina dell’autunno, frutto prelibato e già amato in antichità, dal succo profumato, inebriante, sempre più utilizzato in cosmesi, oltre che per cure nutrizionali. Il nettare degli dei è tornato a sfidare il tempo, e a quanto pare scienza e leggenda a volte non sono così distanti.
Le cure purificanti a base d’uva, tramandateci da civiltà lontane come quella Greca, Romana e Araba, hanno già trovato fondamento negli studi scientifici odierni. La sempre più diffusa ampeloterapia (dal greco "ampelos", vite), comunemente chiamata cura dell'uva e consistente nell’ assumere quotidianamente quantità d’uva gradualmente maggiori, fino ad arrivare a circa 3 kg al giorno nel giro di una settimana, ha dimostrato come la “purificazione” di cui parlavano gli antichi, coincide con un’ effettiva pulizia disintossicante delle vie interne resa possibile dalle proprietà lassative del frutto, ricco di enzimi, pectine e cellulosa, ma anche di potassio, che favorisce la diuresi. Ma questo non è l’unico esempio di conferma delle proprietà benefiche del frutto.
Essere belli dentro non sembra il solo risultato ottenuto “curandosi” con l’uva. Recenti ricerche universitarie francesi della facoltà di Farmacia di Bordeaux, hanno infatti riscontrato la presenza di polifenoli all’interno dei vinaccioli, quei piccoli semi racchiusi negli acini d’uva. Sostanze attualmente considerate come le più efficaci trappole naturali per i radicali liberi, i principali responsabili dell’invecchiamento cutaneo. Ed è proprio in Francia, che nasce la vinoterapia. Nel 1999, la fondazione da parte dei due imprenditori Mathilde e Bertrand Thomas, della prima Spa di Vinothérapie al mondo, Les Sources de Caudalie, situata nella zona di Bordeaux, sulle rigogliose terre viticole del Chateau Smith Haut Lafitte, segna l’inizio di sempre maggiori sperimentazioni nel campo dell’ estetica, di tecniche a base d’uva. Polifenoli, oligoelementi e vitamine contenuti nella polpa e nella buccia e poi trasferiti parzialmente nel vino, costituirebbero quindi preziosi elementi antiossidanti per combattere l'invecchiamento cellulare, oltre che un ottimo nutrimento per la pelle. Grazie alla loro profonda azione levigante e idratante contribuiscono infatti a mantenerla giovane ed elastica. Addio rughe insomma.
Ma quali sono le caratteristiche peculiari della vinoterapia?
Questa tecnica basata essenzialmente sull’uso esterno dell’uva e del vino, si serve di applicazioni simili nel metodo a quelle della talassoterapia o della balneoterapia, con la sostanziale differenza del prodotto utilizzato: l’uva appunto. I trattamenti sono assai vari, ma sommariamente è possibile distinguere due principali tipologie di azione: trattamenti su pelle asciutta e trattamenti su pelle umida.
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Su pelle asciutta si praticano principalmente massaggi a base d’olio di vinaccioli ultraraffinato, affiancato a miele ed oli biologici al fine di eliminare le cellule morte della pelle rendendola più morbida ed elastica. Inoltre, esclusivamente nel periodo della vendemmia è possibile con anticipata prenotazione, sottoporsi al cosiddetto Massaggio Pulpe Friction, ossia un trattamento completo a base d’uva fresca volto a conferire maggior luminosità ed idratazione alla pelle. Tuttavia l’aspetto più spettacolare e richiesto, che da il nome alla vinoterapia stessa, riguarda proprio i trattamenti su pelle umida che si trasformano spesso in veri e propri il bagni di vino! In questo caso si interviene infatti con idromassaggi arricchiti da estratti di vite rossa (che stimola la circolazione) e oli essenziali biologici; bagni caldi con vinaccia fresca microframmentata (dalle proprietà leggermente esfolianti) ed oli biologici; bagni nel tino da vino, immersi in acqua calda minerale, arricchita da estratti di uva fresca, mosto ed oli biologici; applicazioni a caldo di lievito di vino, miele ed oli essenziali biologici (per idratare la pelle e rinforzarne la difesa immunitaria) ; applicazioni a caldo d’argilla di bentonite, estratti d’uva di vinaccioli e cocktail fito-aromatici (per tonificare e purificare i pori). Molto utilizzata anche la tecnica del massaggio energizzante a due o quattro mani, con getti d’acqua ed olio di vinaccioli.
Non è incomprensibile come, successivamente all’affermarsi della vinoterapia e dopo la conferma scientifica delle proprietà antiossidanti per l'epidermide, oltre che astringenti e rinforzanti per la microcircolazione capillare, il mercato cosmetico abbia visto aumentare vertiginosamente la presenza di prodotti a base di estratti d’uva. Oggi la vinoterapia è sempre più conosciuta, tanto da essere presente persino in Italia, nelle terre emiliane, dove alle preziose virtù della vite si aggiungono quelle delle acque termali: presso le Antiche Terme di Salvarola, a Sassuolo, ma anche nelle vicinanze di Maranello. Inoltre l’apertura di un nuovo centro enoterapico a Parigi, e il progetto di costruirne un altro in California fanno supporre che al di la dei risultati, la vinoterapia sia un’esperienza davvero piacevole.
Naturalmente poi, ogni terra offrirà la qualità e la particolarità delle proprie coltivazioni viticole. E allora, se in Francia si tratterà di Merlot, Sauvignon o Cabernet, vorrà dire che in Emilia ci si farà un bagno nel Lambrusco! Come si dice, paese che vai…vino che trovi.
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(07/08/2007)
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