UNA GIORNATA CON IL GRANDE FRATELLO: RIDATECI TARICONE!
Trovarsi improvvisamente a lavorare per qualche giorno per il Grande Fratello. Trovarsi a seguirlo per 12 ore al giorno quando, per vari motivi, non se ne era seguito che qualche minuto. E trovarsi a rimpiangere con tutto il cuore Taricone, Ascanio, persino Floriana.
di Daniel Tarozzi
Si, perché chi scrive non è mai stato un fan del Grande Fratello. Lo ha spesso criticato o deriso, ma poi – forse per deformazione personale – ha finito per coglierne alcuni aspetti sociologici interessanti. E talvolta, pur non essendone attratto, ha capito i meccanismi che ne muovevano il successo.

Ma quest’anno no. Mentre scrivo sono circondato da schermi che rimandano le immagini delle varie stanze e l’insopportabile gracchiare dei partecipanti. La scelta dei concorrenti sembra fatta appositamente per urtare qualunque sensibilità che si sia formata oltre la quinta elementare.

Breve diario degli ultimi 2 giorni del GF: Maria e soci litigano come pazzi perché qualcuno non ha “pulito il cesso”. Prima l’atroce dubbio: “chi sarà stato”? Poi l’ancor più atroce scelta: chi lo dirà al colpevole. Poi ore e ore in cui dormono. Poi le prove a cui sono sottoposti:

La prima: una dieta. Entro giovedì, i carcerati devono perdere 10 chili complessivi, cucinando torte che non possono mangiare. Un gesto sadico che dovrebbe stimolare la cattiveria dello spettatore, quindi. Ma che in realtà finisce soprattutto per annoiare.

Forse indispettito dagli ascolti che sarebbero al di sotto delle loro aspettative, il Grande Fratello decide allora di aggiungere una seconda prova: quella canora. In questo caso la vittima del gesto sadico è però lo spettatore stesso, “costretto” a subirsi ore di canzoni stonate cantate contemporaneamente dai vari partecipanti.

In mezzo litigate, chiacchierate volgari, dubbi su chi uscirà, e tanto tanto nulla. Eppure, l’evento raddoppia: oltre alla diretta su Sky c’è la diretta su Rosso Alice, nonché quella sui telefonini di terza generazione.

L’unico elemento positivo potrebbe essere rappresentato dalla “varietà del cast”, che comprende un ragazzo gay, una ragazza dalla parlata tipicamente calabrese, una ragazza un po’ soprappeso ecc.

Insomma, gente “normale”. Deve essere questo il criterio che ha spinto gli autori del GF alla scelta del cast. Tipi in cui l’italiano medio si possa identificare.

Ma è veramente così la gente normale? E’ veramente così volgare, vuota, superficiale? O forse ci hanno sottovalutato? Non si rischia che la parlata petulante e insopportabile della “calabrese” o quella arrogante e stantia della “lombarda” finiscano per dare un’immagine negativa e razzista delle rispettive regioni, così come Floriana aveva rappresentato il trionfo degli stereotipi sui “laziali”?

Taricone sarà stato un palestrato ignorante, ma aveva il piglio del personaggio tv, bucava l’obiettivo, aveva una visione del mondo, seppure parziale, avanzava temi provocatori seppur in modo spesso leggero.

Lui sì, rappresentava tanti giovani, magari lontani culturalmente da molti temi “alti”, ma comunque interessato e partecipe al mondo che lo circondava.

Questi qua rappresentano solo il mito del successo. Un mito sempre più vuoto e vacuo. E’ facile immaginare fra pochi anni uno di loro a cercare rinnovato successo all’Isola dei famosi.

Nel frattempo… Fate quello che volete. Guardatelo, non guardatelo, apprezzatelo. Ma fateli smettere di cantare, vi prego…


P.s. a due giorni dalla stesura di questo pezzo, uno dei protagonisti è stato espulso. Leggo sui giornali: "Il pisano Guido Genovesi, 39 anni viene spedito nel tugurio. L'accusa: aver violato il regolamento, rivelando ai coinquilini le sue nomination. Il concorrente contesta la decisione rispondendo con una bestemmia, peraltro ripetuta. E Barbara D'Urso si affretta a chiudere il programma."

Quando lo squallore diventa protagonista e il vero tugurio risulta essere la nostra televisione.


(02/11/2004)