Divertente Musical in cui si mescolano i sogni dei giovani anni Sessanta e la realtà difficile per le etnie di colore presenti in America.
La musica e il ballo uniscono le razze e scavalcano i pregiudizi.
Tracy, giovane di Baltimora, ha un fisico al di fuori della media delle altre ragazze; il suo essere debordante, sia caratterialmente che nell’aspetto, la porta inizialmente ad essere derisa e tenuta fuori dalle comitive più “In” della città. Ma grazie alla sua bravura nel ballo, alcuni esponenti del programma televisivo più in voga del momento, si avvicinano a lei e l’aiutano ad entrare nel cast.
Questa esperienza la porterà a contatto con persone chiuse, che guardano solo l’aspetto fisico e la bellezza, come la direttrice dello show televisivo, la splendida e qui odiosa Michelle Pfeiffer.
Un film sulla speranza e la tenacia e un buona dose di ottimismo nei confronti della società. Grazie alle musiche e alla bravura degli attori, Hairspray, remake del film di John Waters e del Musical teatrale di Broadway, porta una ventata di leggerezza nonostante i delicati temi trattati.
John Travolta interpreta, in panni femminili, la madre di Nikky, e nonostante l’ingombrante trucco facciale e fisico, che lo rendono una goffa e grassa signora sulla cinquantina, riesce, attraverso il suo sguardo vivo e la sua bravura nel ballo, a rendersi leggero e agile.
E’ proprio in questo travestimento di John Travolta che si può trovare la chiave del film…non è importante quello che mostri attraverso il fisico, l’involucro esteriore, ma ciò che vuoi esprimere, ciò che sei.
Infatti, la popolazione di colore di Baltimora, riuscirà ad essere integrata grazie alla propria capacità innovatrice e artistica, riuscendo a far vedere, agli occhi distratti e pieni di pregiudizi di gran parte delle persone, cosa c’è al di là dell’aspetto fisico.
Una buona regia, degli ottimi attori e una struttura narrativa efficace , elastica e divertente, fanno di Hairspray un film piacevole ed educativo.
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