UBERSEXUAL. LA NUOVA FRONTIERA DELLA VIRILITA’
Chi ha detto che l'uomo perfetto non esiste? C'è, eccome, ed ha canoni ben precisi che vanno bene per tutte le donne. Non c'è bisogno di scervellarsi dietro alla soggettività, c'è uno standard universale che sceglie per noi.
di Azzurra De Paola
E' finita l'epoca del bello, bellissimo, fin troppo curato: la studiosa americana Marian Salzman, che nel 2003 in un suo scritto aveva lanciato il metrosexual - cioè un uomo che aveva preso in prestito dal mondo gay l'attenzione ossessiva e la cura maniacale di se stesso - in un suo nuovo saggio ne decreta la morte: addio uomo palestrato, gonfiato, finto. E voi, uomini normali senza infamia e senza lode, tirate un sospiro di sollievo? Perché non sapete qual è il nuovo standard...

Il nuovo maschio, per ritenersi tale, deve essere non solo bello (un po' meno di prima ma poco meno) ma anche attento, dolce, comprensivo, premuroso, non deve avere l'aria di uno troppo attento al corpo ma deve starci attento lo stesso - non credevate certo che fossero di moda i grassi? Per carità, sempre in forma ma non ossessionato, curato ma non femmineo, sexy ma affidabile. Non eravate più contenti prima? Almeno, per avere dei bicipiti come si deve bastava chiudersi in palestra ore e ore ogni giorno, adesso invece dovete anche essere compagni, complici, mariti perfetti. Perfezione, incubo e delizia della modernità.

Non più shopping frenetico ma ragionato di capi eleganti, di buon gusto. Le donne vogliono la bellezza, l'intelligenza, l'eleganza e - ovviamente - la fedeltà. Cosa manca a quest'uomo manichino se al bell'aspetto aggiungiamo un pizzico di buonsenso e l'amore affettuoso - ma sempre molto erotico - verso la propria donna? E' perfetto. Un uomo perfetto con accanto la donna perfetta con un perfetto seno rifatto, che abbia le giuste proporzioni, che ami il calcio ma con moderazione, che sia sexy ma non di facili costumi, che sappia essere dolce ma non smielata.

Il Grande Fratello di George Orwell non è morto, non morirà mai ed è lui a tenere in mano il mondo: noi siamo solo gli ospiti di una grande mente superiore che non si vede, non si sente ma vive nelle case - o nelle anime? - di tutti noi.
Ma non discendevamo dalle scimmie?


(09/10/2007)