In genere “si fa, ma non si dice”: leggere un romanzo rosa, uno di quei generi di consumo che si fatica persino a definire letteratura. Che rimanda all'intrattenimento facile, da persona poco acculturata e fatua. Che porta alla mente storie sempre identiche di ingenue ereditiere e fascinosi avventurieri, in un turbinio di trine e piume, a costruire scenari improbabili e kitsch, con quel po' di erotismo manierato che serve a stuzzicare la curiosità – non certo a sconvolgere certezze o a rivoluzionare il costume.
Eppure il genere rosa, a dispetto dei suoi tanti detrattori, è stato un genere sempre capace di rinnovarsi, di stare al passo con i tempi e di rispecchiare la società che lo creava: sono finiti i tempi delle eroine di Liala, e oggi il rosa diventa new-pink, presentandoci protagoniste moderne e immerse nei problemi contemporanei. Alle tortuose vicende strappalacrime di un tempo, si sono sostituite le storie di mogli, mamme, donne single, mamme single, donne in carriera o che una carriera la sognano: e che affrontano la vita con ironia, disincanto e leggerezza. Da Sophie Kinsella a Federica Bosco, da Helen Fielding a Stefania Bertola, le nuove autrici sostituiscono alle eroine da sogno protagoniste molto più attuali e simili a noi.
Di questa realtà si è accorto il Consorzio Bibliotecario del Nord-Ovest di Milano, con un festival tutto dedicato a (ri)scoprire il genere rosa, soprattutto nei suoi risvolti più legati all'attualità.
Ed ecco allora che dal 5 al 7 ottobre, in varie biblioteche dei comuni intorno a Milano, fiorirà una serie di iniziative che porteranno alla ribalta un mondo rosa shocking.
Che comprende divagazioni sul tema della moda (il 7 ottobre a Parabiago e Senago), sugli uomini che sono come i vini (il 6 ottobre ad Arese), ma anche riflessioni un po' più serie sulle famose tanto dibattute quote rosa (6 ottobre, Sesto San Giovanni) e sulle gioie e le difficoltà delle unioni interetniche (sempre il 6 ottobre a Senago e a Sesto San Giovanni).
Una rassegna che si propone anche di soddisfare tutti i sensi: per primo quello del bello, perché questo festival si propone anche di farci scoprire alcune location molto affascinanti della provincia milanese, quali Villa Borromeo Visconti Litta di Lainate, con il suo ninfeo e i giochi d'acqua, Villa Borromeo a Senago, Villa Arconati a Bollate, e molte altre. Per fornire la giusta atmosfera.
E poi il senso della vista (le opere del visual designer Ettore Festa faranno da contorno agli eventi di Senago) e il senso che forse più di ogni altro è legato all'amore e all'erotismo, ovvero il gusto: al binomio cibo-sesso si richiamano le degustazioni di vini proposte ad Arese e la “cena in rosa” che si terrà nella sontuosa cornice di Villa Arconati a Bollate.
Ce n'è – è il caso di dirlo – per tutti i gusti: basta consultare il programma (vedi link a destra).
Il consiglio è di portare il partner, il corteggiatore, l'amico speciale: scommettiamo che si divertirà anche lui. Chissà che questo festival non dia una mano in qualche conquista...
Glamourosa è un'iniziativa del CSBNO – Consorzio Bibliotecario del Nord-Ovest.
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