“Reset”. Il titolo dello spettacolo, legato al linguaggio della tecnologia, è davvero programmatico: “resettare” il nostro Paese, nel senso di “ricominciare da capo” su molte questioni.
Come era prevedibile, lo show ha preso avvio dalla tematica scottante che è stata centro della manifestazione dell’8 settembre, giorno dell'armistizio ma anche del V-Day, in cui più di 200 piazze italiane (e 40 nel resto del mondo!) hanno gridato il proprio "Vaffa" per raccogliere firme in favore di una legge di iniziativa popolare che vuole escludere dal Parlamento i politici condannati con sentenza definitiva.
Più di 300.000 persone hanno firmato – mettendosi in fila per ore – contenti di sentirsi utili per ridare dignità al nostro essere Italiani. La proposta di legge, con le firme necessarie raccolte, verrà portata in Parlamento dallo stesso Grillo, e difficilmente verrà ignorata.
Il comico ha definito la manifestazione “la Woodstock della legalità” e proprio la legalità è uno dei temi centrali della sua personalissima battaglia che affronta ormai da anni e di cui diffonde le informazioni attraverso il Web.
A Beppe Grillo va riconosciuto infatti il merito di essere stato tra i primi personaggi pubblici a capire le potenzialità di Internet e ad usare una pagina web personale (www.beppegrillo.it) per la diffusione delle informazioni. Il suo blog, tra i primi 10 a livello mondiale, supera i tradizionali organi di informazione in quanto a popolarità, è latore di conoscenza ed è “piazza pubblica” di dibattito per migliaia di persone, giovani e non, che qui discutono di tematiche fondamentali che riguardano la vita di tutti.
Ambiente, energie rinnovabili, mobilità, rifiuti, gestione della cosa pubblica, priorità dei Comuni, giustizia, cittadinanza responsabile, tecnologie, monopoli e lobby aziendali sono alcuni degli argomenti indagati, sviscerati, approfonditi attraverso la sua satira, che non è solo comicità o caricatura ma lucidissima arte militante.
Nel corso della serata Grillo ha sparato a raffica su tutto, a destra e a sinistra, senza peli sulla lingua (le cause che gli hanno intentato le sta vincendo tutte!): sull’età dei nostri politici che dovrebbero decidere del nostro futuro, su Trenitalia, Telecom, TAV, su un governo sempre più autoreferenziale e lontanissimo dai cittadini, dai consumatori, dai contribuenti, e perfino sul Vaticano, asserendo, tra uno scroscio di applausi, che si sta impicciando un pochino troppo in faccende che non lo riguardano.
Grillo fa il suo show girovagando tra il pubblico, seguito dalle telecamere, mentre snocciola verità taglienti, sconosciute ai più, veri e propri pugni allo stomaco. Lo sapevate, ad esempio, che il 7% delle tasse che paghiamo, destinate ad energie alternative, va a rimpinguare le tasche dei petrolieri che le investono in inceneritori? Queste e tantissime altre “belle notizie” (vi rimandiamo al blog per scoprirle una ad una!) ci fanno sentire totalmente inermi.
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Ma, allora, potrebbe chiedere chi conosce poco il personaggio-Grillo, perché andare ai suoi spettacoli? Perché pagare per essere afflitti da una valanga di tristezze, di fronte alle quali l’onesto cittadino non può nulla? E qui sta l’errore! Il ruolo di Grillo è fondamentale in questo momento buio del nostro Paese: lui informa, risveglia le coscienze (è agghiacciante quando scherza a richiamare il suo pubblico urlando di tanto in tanto “Italiani!” di mussoliniana memoria), il suo è un invito ad agire, a farsi sentire, a proporre, a non arrendersi.
E le vie per farlo sono tante, come sono tante le piccole-grandi vittorie che ha ottenuto in questi anni, grazie anche alla forza sotterranea della rete e alla squadra degli ormai innumerevoli “amici di Grillo” sparpagliati per il Paese.
Insomma Grillo intrattiene e diverte, portando a conoscenza non solo i grandi problemi nazionali ignorati dai mass-media, ma anche “piccoli” problemi locali, ignorati anch’essi dai media del luogo.
Sia che si condividano le sue posizioni o meno, l’appuntamento è da anni un’occasione per ragionare su argomenti attuali.
“E' iniziato il nuovo Rinascimento” ha commentato il comico genovese a fine serata. Speriamo!, aggiungiamo noi che, facendo informazione, nel nostro piccolo, aiutiamo a diffondere il “virus”, come ama definire Grillo questo movimento spontaneo e popolare.
L’ignoranza tiene il popolo addormentato. L’informazione libera è il primo passo per non farsi prendere in giro da una classe politica furba e distante.
Del resto, si sa, quando si tocca il fondo, non si può che risalire.
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