Ogni vacanza comporta uno spostamento: come viviamo le ore che ci separano dalla nostra meta? Se sono ben pochi coloro che amano fare le valigie – attività quanto mai ingrata –, molto diversi sono gli atteggiamenti delle persone di fronte al viaggio, di andata o ritorno che sia.
C’è chi si innervosisce per ogni sciocchezza, detesta le soste, impreca per tutta la durata di una coda al casello e ripete fino alla nausea che “vuole solo arrivare”; c’è chi rimane tranquillo, ascolta la musica, chiacchiera o trova qualche gioco di società da fare per ammazzare il tempo”; infine vi sono coloro che amano scoprire il territorio che attraversano, spezzano il percorso in varie tappe e guardano incantati dal finestrino, tanto che alla fine hanno sempre la sensazione che le ore siano volate.
Per godere al massimo dello spostamento è fondamentale scegliere il mezzo di trasporto più adatto a noi, perché inciderà moltissimo sul nostro vissuto. Aereo, treno, nave o auto?
Auto: è il mezzo preferito dalla stragrande maggioranza delle persone, anche se quasi sempre viene scelto non per passione, bensì per la possibilità di caricare una gran quantità di bagagli e di arrivare fino alla soglia del domicilio estivo, nonché di spostarsi poi sul luogo senza difficoltà. Il prezzo però è quello di trascorrere chiusi in macchina l’intera giornata, attraversando traffico e incolonnamenti, sotto il sole cocente o la pioggia scrosciante. Eppure c’è anche chi ama guidare, magari partendo a notte fonda per evitare caldo e folla, e si gode la traversata notturna dell’Italia addormentata, arrivando felice e sereno a destinazione.
Treno: cosa c’è di più romantico di un viaggio in treno? Questa in verità è la mia opinione, non condivisa da molti, anche se non ne comprendo il perché. E’ vero che spesso i treni sono affollati, i sedili troppo ravvicinati e le gambe dolgono a stare rannicchiate per ore in uno spazio minimo, eppure per me non esiste piacere più grande di un viaggio in treno, con bagaglio leggero, da sola o in compagnia.
Mi piace stare in silenzio e guardare dal finestrino, leggere un pò e poi ancora perdermi in fantasticherie mentre la campagna mi scorre davanti agli occhi; mi piace mangiare nel vagone ristorante, con le sue lampade tonde un po’ retrò sui tavolini; adoro quando si fa sera e le case in lontananza si illuminano a poco a poco; infine amo l’atmosfera confusionaria delle stazioni, la sensazione di perdermi nella folla in movimento o la tranquillità antica delle piccole fermate di provincia. Il treno mi procura una sensazione di incredibile libertà e insieme di felicità intima e silenziosa.
Nave: muoversi in nave sarebbe davvero affascinante se non fosse per il degrado in cui versano la maggior parte delle navi passeggeri in funzione in Italia. Tra sporco, vento all’esterno e caldo soffocante all’interno, posti a sedere sempre carenti, servizi fatiscenti e mancanza generale di comfort, quello che potrebbe essere un viaggio da sogno diventa più o meno un incubo. Per quanto riguarda poi gli aliscafi, praticamente è come andare in automobile: nessuna poesia e zero emozioni. Ben diverso il discorso delle navi da crociera, ma in quel caso la vacanza è il viaggio stesso.
|
|
Aereo: è strano pensare quante persone non riescano ad apprezzare appieno la meraviglia di un viaggio in aereo perché preda di paure ancestrali. Andare in aereo offre infatti emozioni profonde: il divertimento di lasciare la terraferma e di prendere il volo, i paesaggi quasi magici delle nuvole viste dall’alto, il panorama dei monti, delle coste e delle città minuscole eppure così nitide. Volando ci si sente davvero in uno spazio lontanissimo dalla vita quotidiana e in quel breve lasso di tempo anche i problemi della vita ci sembrano distanti migliaia di chilometri.
Moto: chiunque ami viaggiare in moto assicura che nessun mezzo faccia sentire più liberi, giovani e allegri. Pare che il vento e la velocità regalino una specie di esaltazione e un divertimento senza pari. Personalmente invidio moltissimo tutti quelli che hanno il coraggio e l’incoscienza necessari per una vacanza in moto. Magari in un’altra vita…
Roulotte: viaggiare in roulotte significa portarsi dietro il proprio appartamento, nel bene e nel male. In fondo è un po’ viaggiare senza viaggiare, muoversi restando a casa, cambiare scenario continuando a fare le faccende domestiche come tutto l’anno. Rassicurante, ma forse un po’ squallido…
Sì, è vero, oggi siamo tutti in ufficio e le prossime ferie ci sembrano un miraggio... ma perchè non cominciare a programmare una fuga autunnale dalla città sperimentando un nuovo modo di spostarsi? Potremmo scoprire che, cambiando stile, anche il tragitto diventerà parte fondamentale della vacanza e contribuirà a rigenerarci, per affrontare carichi le fatiche invernali.
|
|