L’ultima produzione del Teatro dell’Opera propone al pubblico quattro balletti diversi, fra i più popolarmente accreditati: Petruska/Jeux/L’après-midi d’un faune/L’uccello di fuoco. con le musiche di Igor Strawinskij e Claude Debussy.
La nota di pregio è in questo caso indicata dalle particolari coreografie di Vaslav Nijinskij e Michel Fokine, due grandi innovatori della danza dei primi del ‘900 che saranno riproposte in versione, partendo dalla ricostruzione dei bozzetti originali. Alexandre Benois, Anna e Anatolii Nezhny per Petruska; Millicent Hodson, Léon Bakst e Kenneth Archer per Jeux; di nuovo Bakst accompagnato da Maria Filippi per L’après-midi d’un faune; Andris Liepa insieme a Anna e Anatolii Nezhny ancora per L’uccello di fuoco. Sia scene sia costumi hanno seguito le coreografie originali, per formare un insieme organico per lo spettacolo.
Con questo insieme di balletti l’Opera raggiunge il numero di 10 Ballets Russes rappresentati fino ad ora e ne annuncia la messa in scena di altri tre per il prossimo anno, attestandosi come il teatro di maggior spicco per quanto riguarda la rievocazione dei balletti per antonomasia. I Ballets Russes, che hanno aperto la loro storia insieme a Diaghilev, si sono affermati agli inizi del ‘900 con le splendide e stravaganti coreografie, come detto sopra, di due astri del balletto: Vaslav Nijinski e Michel Fokine.
Con Fokine i danzatori acquistano una rilevanza quasi assoluta mai ottenuta fino ad allora. Tra il 1902 e 1912, Fokine importò nel balletto quei rinnovamenti che si trascinarono fino agli anni ’40, ispirandosi ai tratteggi raffinati e simbolisti dei Preraffaelliti oppure alle trame morbosamente intricate di Beardsley. Il mondo arcaico e primordiale era invece rievocato da Nijinski, come appureremo sia attraverso Jeux che ancor più in L’après-midi d’un faune. L’impiego di tutto il corpo del danzatore ha un rilievo costante che lo traduce in un vibrante approccio surreale dalle sottili, ma vigorose sfumature.
Con Fokine e Nijinski la formula wagneriana dell’opera d’arte dell’avvenire o totale, con un connubio tra musica, parola e danza, si avvicina di molto al suo apice, innestando un gioco di rimandi che danno rilievo a quella grande musica contemporanea ancora all’avanguardia, ovvero quella di Strawinskij e di Debussy.
Nijinski-Fokine: Petruska/Jeux/L’après-midi d’un faune/L’uccello di fuoco. Musica: Igor Strawinskij e Claude Debussy. Direttore: Zoltan Pesko; Coreografie Vaslav Nijinskij/Michel Fokine. Danzatori: Carla Fracci, Gaia Straccamore, Irma Nioradze, Laura Comi, Anjella Kouznetsova; Gheorghe Iancu, Mario Marozzi, Fabio Grossi, Guido Pistoni, Riccardo Di Cosmo, Alessandro Tiburzi. Orchestra, Coro e Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera.
Nijinski-Fokine
Teatro dell’Opera di Roma
Prima rappresentazione: 26 maggio
Repliche: fino al 30 maggio
Biglietti da 11 a 65 euro
Piazza Beniamino Gigli 7
Tel. 06-481601
Fax 06-4881253
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