PERTURBAZIONE – “UN ANNO IN PIU'”. NON CAMBIA NIENTE. PER FORTUNA
La tournée dei Perturbazione passa da Milano e presenta il nuovo disco “pianissimo fortissimo” con la freschezza e la poesia che rappresentano la vera firma del gruppo piemontese.
di Nicola Francesco Dotti
Riflettevamo sulle poche novità interessanti presenti negli ultimi anni sulla scena musicale italiana, mentre andavamo al concerto dei Perturbazione. Dopo esserci persi per le vie che circondano San Siro, arriviamo dove finalmente possiamo sentirli. Atmosfera semplice e cordiale, a smentire il nome del locale (Transilvania). Prezzo popolare (10€) che fa sempre piacere, come fa piacere sentire un gruppo che vende il suo nuovo CD ad appena 15€, ma procediamo con ordine.

L’ambiente è accogliente; il concerto è aperto dai Marsilo Agro. Temevamo fosse la solita anonima band di spalla amica di qualche solito noto ed invece questo insolito e bizzarro terzetto (chi li ha visti non contesterà quest’aggettivo) si è rivelato una splendida sorpresa. Originali, creativi non banali né inutilmente eccentrici. A tratti, mi hanno fatto pensare ai leggendari concerti dei CCCP, anche se qui il punk non centra niente.

Poi, finalmente, arrivano i Perturbazione: sono in tanti sul palco (voce, basso, due chitarre, batteria e violoncello) per presentare il nuovo disco “pianissimo fortissimo”. Il pubblico si stringe per essere tutti in prima fila.

Il concerto non dura tantissimo (1h30), ma lo dico subito perché è l’unica nota stonata: la musica dei Perturbazione è freschezza quotidiana, poesia che sa dare sensi di eccezionalità anche alle cose più semplici. Vedere i Perturbazione sul palco è uno spettacolo per la genuinità ed il divertimento che sanno trasmettere.

Tommaso (il cantante) si lancia più volte tra il pubblico per cantare giù dal palco. La chicca è il tentativo di registrare il video di “nel mio scrigno” montando sulla testa di Tommaso una videocamera e poi vedere cosa ne esce: il risultato salta perché a metà la videocamera si spegne, ma al pubblico va bene così perché intanto era sceso a cantare e pogare superando le transenne.

La musica dei Perturbazione è un gioco allegro, capace di raccontare le emozioni semplici che sono il vero sale della vita. Se già Agosto (In Circolo) e Se mi scrivi (Canzoni allo specchio) erano piccoli grandi capolavori, nel nuovo disco i primo singolo è Un anno in più.

Il concerto si snoda semplicemente. Trascina con la capacità di Tommaso di coinvolgere con testi ed interpretazioni che hanno il sapore dell’acqua: semplice, dissetante.

L’atteggiamento dei Perturbazione è quello degli anti-divi, c’è solo ed esclusivamente la voglia di stare assieme facendo musica, un’umiltà che manca a molti gruppi presi dai primi segni del successo.

I Perturbazione sono da consigliare a chi è convinto che gente come De André o Ligabue sia insuperabile, ma che si possa essere grandi anche in maniera diversa. Da sconsigliare a chi non sa apprezzare la poesia e vuole solo il motivetto orecchiabile.


(15/05/2007)