OPPORTUNITA'. IL BUSINESS DI SECOND LIFE
Anche le grosse società tecnologiche come IBM e Cisco Systems, cono state attratte dalla possibilità di vivere una seconda vita nel video game più chiacchierato del momento.
di Janet De Nardis
Dopo molte analisi sociologiche e di mercato, queste grandi multinazionali hanno deciso che costruire sedi virtuali nel video game possa essere una buona mossa sia per attirare clienti che per rendere i propri dipendenti maggiormente stimolati nel lavoro.

Second life è nata da quattro anni ed ha già catturato 1.6 milioni di giocatori, i quali hanno lavori virtuali con cui guadagnare per comprare cose come case, vestiti ed oggetti di ogni tipo. Ogni abitante di questo luogo tecnologico può aprire l’attività che vuole e molti sono diventati professionisti in vari settori. Nonostante ciò, è solo di recente che le grosse aziende hanno capito quali potessero essere le opportunità che questo gioco offre in termini di spazi di marketing e di addestramento professionale.

Ad esempio un’azienda come l’IBM che svolge le sue operazioni su scala mondiale, ha bisogno di un luogo nel quale fare comunicare rapidamente i propri dipendenti. Ovviamente esistono software di videoconferenza o di istant-messaging, ma la creatività offerta da “Second life” è ineguagliabile. Così i creativi di tutto il mondo si riuniscono negli uffici virtuali del gioco per schematizzare i loro progetti in un formato tridimensionale evitando spese enormi per gli spostamenti continui dei dipendenti della società.

Per migliorare questo aspetto di socialità, l’IBM ha comprato anche 10 isole ( per 1600 euro ciascuna con le relative spese di manutenzione) nelle quali si svolgono incontri e corsi. Queste isole sono state costruite in parte dai dipendenti dell’IBM e in parte da famosi architetti come Aimee Weber, che per il loro lavoro di architettura virtuale su Second Life hanno guadagnato centinaia di migliaia di dollari reali.

Sì, perché il bello di Second life è che ciò che si guadagna virtualmente può diventare un guadagno reale!
Altre aziende stanno seguendo il percorso dell’IBM, come ad esempio la Cisco Systems che ha acquistato isole sviluppate per l’utilizzo giornaliero da parte di dipendenti e di clienti. Infatti sono stati realizzati vari spazi, tra cui un anfiteatro e un’Università con lezioni aperte al pubblico. La Cisco ha come obiettivo primario quello di fornire un forum online dove i clienti possono chiedere agli esperti informazioni sui prodotti, nonché ricevere supporto tecnico dagli specialisti.

Quindi i dipendenti della Cisco System lavoreranno sulle isole di Second Life come nella loro routine quotidiana.
Questi cambiamenti improvvisi nella vita virtuale, ma nemmeno così tanto, di Second life (dove ognuno può creare il proprio personaggio ideale) hanno creato malumori all’interno degli abitanti del gioco. Infatti molte persone si erano lasciate trasportare in questo mondo virtuale per sfuggire alla vita consumistica e troppo rigida in cui viviamo, ma il risultato sembra essere quello di ripetere gli errori del mondo reale.

A questo punto non resta che aspettare per capire cosa accadrà, sperando che non siano ancora eccessivi e spropositati interessi economici ad avere la meglio, anche in un luogo “ideale”...


(10/04/2007)