Auguri a tutte le donne che si vogliono bene, a quelle che non vogliono farsi le scarpe, se non regalandosene un paio, a quelle che non sono gelose delle altre perché le altre sono anche loro.
Auguri a chi non si è rifatta perché ha preferito una ruga vera a una faccia finta, a chi non dimentica le amiche quando trova il fidanzato, a chi non ha qualcosa di più importante da fare quando c’è qualcuno da aiutare.
Auguri alle donne che si battono per chi non può farlo, che non si rassegnano alle ingiustizie, alla violenza, all’ignoranza, ad essere minoranza.
Auguri alle donne di una volta, che sanno fare la torta di mele e il timballo e non hanno mai usato un cibo precotto; auguri anche a quelle senza tempo che non sanno nemmeno accendere il forno.
Auguri alle donne che diventeranno mamme, a quelle che non hanno ancora un uomo nel letto, a chi si è liberata di quello sbagliato.
Auguri a chi fa fatica ma vuole a tutti i costi farcela da sola, a chi non riesce a prendersi cura di sé come vorrebbe ma riesce lo stesso a volersi bene, a chi sogna aspettando la metropolitana e continua a farlo anche se arriva affollata.
Auguri a chi crede nell’amore e non dice tanto spesso ‘ti amo’, a chi sfoglia riviste di moda e non si veste alla moda; auguri alle maestre che ricordano a memoria i cognomi di tutti gli alunni, alle zie, alle sorelle, alle cassiere, alle bidelle. Auguri alle suore a cui nessuno pensa come donne, auguri a chi non rinuncia a portare le gonne.
Auguri a quelle che non sono aggressive, che vivono senza presunzione in pace col proprio cuore, che conservano leggerezza, intelligenza e ardore.
Auguri a chi non ha abbastanza soldi per un biglietto di sola andata, a chi non sa tenere i conti di casa, a chi chiede consiglio anche per fare una frittata.
Auguri a chi sbaglia e non si stanca di riprovare, a chi sa declinare i verbi, a quelle che ascoltano musica sdraiate la sera sul divano; alle donne che non temono per il futuro, a quelle che non smettono di fare progetti e riescono a tenere duro.
Auguri alle donne che non ricevono fiori, e a quelle che hanno problemi molto più gravi: alle donne del mondo meno ricco e fortunato un augurio da tutte le altre: ed è che possano dire sempre quel che pensano, fare spesso quel che vogliono, sognare più di quel che possono.
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