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CAMBIAMENTI CLIMATICI. UN FENOMENO NATURALE O DI ORIGINE ANTROPICA?
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L'equilibrio climatico si è rotto ed è necessario rimuovere immediatamente le cause antropiche di questo cambiamento oppure stiamo assistendo allo svolgimento di fatti naturali?
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di Janet De Nardis
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Continuano a ripetercelo. Su qualsiasi giornale o televisione si parla del problema dell’effetto serra, si discute sulle responsabilità, dell’uomo moderno, nei cambiamenti climatici che ogni giorno ci sorprendono.
Io stessa sono così abituata a sentire parlare di certe problematiche che ormai non mi scuoto.
Sento dire che la terra potrebbe non superare questo secolo, che le persone si ammalano ogni giorno di tumore e di allergie di ogni genere, a causa dell’inquinamento, che la natura si sta vendicando con cicloni e terremoti che presto raggiungeranno ogni luogo e tutto mi sembra normale.
Assurdo! Non capisco se è perchè in fondo credo che si stia esagerando nella valutazione dello stato delle cose o perchè il mio inconscio si rifiuta di vedere che su questa terra vivo anch’io o semplicemente perchè sono diventata una seguace degli Epicurei: perchè preoccuparsi? Se ci sono io non c’è la morte e se c’è la morte non ci sono io…
Scrivo su questo giornale on.line da qualche mese e mi sono avvicinata con piacere alle tematiche che qui si prediligono perchè in fondo sono una persona che nel suo piccolo si è sempre impegnata a rispettare l’ambiente circostante a non sprecare le risorse di cui disponiamo.
Da quando vado in barca a vela non lascio più l’acqua scorrere mentre mi lavo i denti e non uso mai i piatti di plastica (anche se preferirei non dovere lavare nulla a mano), scrivo sempre dietro i fogli che ho stampato e che non mi servono più (penso di salvare qualche piantina) e molte altre cose. Eppure solo da poco ho aperto gli occhi e ho capito che siamo davvero in pericolo e che serve molto più impegno per salvare noi stessi e il nostro pianeta dalla distruzione.
Ho finito da poco di leggere “La sfida del secolo” scritto da Piero Angela e Lorenzo Pinna ed ho inteso che è necessario capire l’energia. Questa infatti, non può essere ormai un argomento riservato ai tecnici del settore, ma deve diventare la nostra chiave di lettura per la vita politica, sociale e privata. Perchè ognuno di noi con le sue azioni e con le sue scelte può fare qualcosa.
Scritto sotto forma di dialogo, questo libro, aiuta ad interpretare i messaggi che la natura ci dà, oltre a rendere nella sua totale evidenza come ci si stia avvicinando ai “tempi duri” dell’era petrolifera.
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L’aumentare dei consumatori e quindi delle esigenze nel mondo rende il nostro futuro incerto. La dipendenza dal Medio Oriente, le nuove prospettive del carbone, la questione delle centrali nucleari, i rigassificatori, la reale portata delle energie rinnovabili e i grandi giochi dietro il barile di greggio non sono trascurabili per un luogo come l’Italia, la quale è dipendente (per ciò che concerne l’energia) per l’ottanta per cento da paesi stranieri.
Questo libro lo si legge come un appello ai politici (anch’essi uomini di questa terra), ai mezzi di comunicazione, nonché a tutti gli uomini perché affrontino con un'urgenza prioritaria una questione che è strettamente legata al nostro futuro e a quello dei nostri figli.
La mia preoccupazione è aumentata maggiormente dopo avere visto il film “Una scomoda verità” di Al Gore.
Con estrema chiarezza, in questo film-documentario, si delineano i cambiamenti che la terra ha subito nell’ultimo secolo, anzi basta osservare gli ultimi cinquant’anni. Molti ghiacciai si stanno sciogliendo più rapidamente di quanto previsto anni fa e la temperatura terrestre ha raggiunto dei picchi impensabili.
L’anidride carbonica nell’atmosfera ( spesso a causa dei disboscamenti) continua ad aumentare e molte specie animali si stanno estinguendo. Tutto questo perchè i gas-serra (prodotti dall’uomo) si stanno stratificando sempre di più attorno alla nostra atmosfera, imprigionando i raggi solari che provocano il surriscaldamento terrestre.
Ormai non si tratta più di supposizioni, di parole, di casualità, bensì di calcoli matematici che descrivono un drammatico destino per il nostro pianeta.
Intanto, però, ci sono anche altri punti di vista. Questo mese su Newton si dice che in realtà è l’intero sistema solare che si sta surriscaldando e che ciò dipende da fenomeni naturali che riguardano la struttura del sole.
Forse si stia cercando di spostare il problema, chiudendo gli occhi sulla realtà dei fatti?
La popolazione mondiale è passata da 2.5 miliardi di abitanti nel 1950 a 6.5 miliardi di abitanti nel 2006 e continuerà a crescere insieme alle necessità legate ad uno stile di vita consumistico. Ora riflettiamo sul fatto che dalla nascita della terra al 1950 si era arrivati a 2.5 miliardi di persone e ancora non si usavano frullatori, telefonini, computer e soprattutto il numero assurdo di autovetture oggi circolanti sul pianeta! (tratto da www.climatecrisis.net)
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(12/02/2007)
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