Jonny Truelove è un giovane spacciatore coinvolto in un rapimento di persona. A causa di un debito di droga non pagato con Jake Muzursky, Jonny decide di tenere in ostaggio il fratello quindicenne del delinquente, Zack Muzursky. Nel disperato tentativo di evitare qualsiasi associazione con il crimine commesso, Jonny Truelove ordina l’uccisione del minorenne Zack. Tratto da un fatto di cronaca realmente accaduto, Alpha Dog racconta la vicenda di Jesse James Hollywood che nel 2000 fu accusato del rapimento e dell’uccisione del quindicenne Nicholas Markowitz per un debito di droga. Diventato una leggenda urbana nella West Valley, la storia di Jesse James Hollywood ha appassionato l’America per le atrocità commesse dalla banda di minorenni del liceo di Santa Barbara di cui era a capo. Considerato uno dei maggiori ricercati d’America, il giovane è stato arrestato lo scorso anno. Il film scritto e diretto da Nick Cassavetes, autore di pellicole drammatiche come John Q. con Denzel Washington nei panni di un padre che cerca disperatamente di salvare la vita del figlio da una malattia potenzialmente fatale, riaccende la fiamma sulla condizione giovanile attuale e sulla società borghese americana, quella persa tra i fasti di una nazione consumistica e cinica. La storia presentata da Alpha Dog, grazie anche alla presenza di attori di rilevo come Bruce Willis e la toccante Sharon Stone nel ruolo della madre del giovane ucciso, è una vera e propria immersione tacita nel mondo giovanile di oggi, nella vita di ragazzi “cattivi” privi di una profonda e quanto mai reale comprensione dell’esistenza umana. Attraverso la macchina da presa, resa particolarmente espressiva, usata quasi come strumento analitico di osservazione della realtà, il film di Cassavetes segue con onestà narrativa le vicende di Jasse James Hollywood e della sua banda, del rapimento organizzato per scherzo del quindicenne Nicholas Markowitz, delle feste in piscina nelle ville di famiglia e del continuo abuso di droga. Un film per molti versi documentaristico, ma estremamente raffinato nelle messa in scena delle situazioni drammatiche. Senza essere esageratamente filosofico, Alpha Dog racconta la cultura criminale della nuova classe bianca suburbana giovanile. L’uccisione e la morte di Nicholas Markowitz, ucciso con un colpo di pistola sulle montagne a nord di Santa Barbara, suggerisce quell’incapacità umana di dare senso logico alla sofferenza e quella sensazione di spiccata indifferenza che produce atti di violenza. Con il suo desiderio di creare film fortemente personali, caratterizzati da un’autentica narrativa e da una risonanza universale, il nuovo lavoro del regista Cassavetes si impone al pubblico con linguaggio profondo ed incisivo. Una pellicola che richiede riflessione e autocritica, che analizza le dinamiche famigliari di giovani sregolati, denunciando abusi e violazioni. Alpha Dog, realizzato anche grazie alla dura preparazione degli attori protagonisti, i quali hanno dovuto seguire un programma di allenamento fisico in ambienti a se stanti, è un film pungente che comporta una più profonda comprensione della giovinezza: l’estrema vulnerabilità a cui essa è soggetta. Quella di Jesse e dei suoi amici è un classico esempio della mancanza attuale di identità, del nichilismo sociale e della corruzione sentimentale di cui siamo testimoni. Ragazzi che giocano con le proprie vite, che si affidano al vizio, all’ignoranza, all’ingenuità. Una storia difficile che ricorda l’importanza di avere un dialogo con i più giovani.

(22/02/2007)