BENEFICI DALLA NATURA. LE TISANE
Infusi e decotti inducono benessere e curano disturbi leggeri.
di Barbara Molinario
Dall’antica Grecia ad oggi non è cambiato molto, le tisane sono valide alleate della salute.
“Ptisane”, così le chiamavano i greci. Era una semplice bevanda a base di orzo macinato, immerso nell’acqua e poi filtrato, a cui attribuivano proprietà medicamentose.

Le tisane contengono una o più erbe che agiscono sul nostro organismo in sinergia per curare disturbi lievi, come stipsi, cefalea, cattiva digestione, insonnia… molte volte all’erba base vengono aggiunte altre erbe, come la menta, la liquirizia o l’anice, con l’intento di migliorare il sapore e l’odore della tisana.

Molto efficaci anche per l’azione drenante dell’acqua che favorisce l’espulsione delle scorie dall’organismo. Indicate nelle diete.

Esistono due tipi di tisane: gli infusi ed i decotti.
Gli infusi sono preparazioni galeniche molto semplici. La bevanda si ottiene lasciando riposare un cucchiaio di miscela delle parti più tenere delle piante, fiori e foglie, in acqua bollente per otto, dieci minuti circa; quindi si filtra il tutto e, a secondo dei gusti, si addolcisce con un cucchiaio di zucchero o miele. Il tè e la camomilla sono gli infusi più conosciuti.
A differenza degli infusi, per i decotti si utilizzano le parti dure delle piante officinali: radici, semi, rametti, scorze che vengono immersi nell’acqua e bolliti per qualche minuto, poi filtrate. Anche in questo caso si dolcifica a seconda dei gusti. È sempre consigliabile tenere il coperchio sulla pentola per limitare la perdita dell’aroma contenuto nelle sostanze volatili.

Se la tisana è assunta per curare un disturbo, un erborista può consigliare al meglio su quale erba sia la più indicata, oppure si possono trovare preparati già pronti all’uso, da utilizzare per non più di una settimana. Passato questo tempo, se il sintomo non diminuisce, bisogna contattare un medico perché si potrebbe trattare di un malessere più serio. La posologia consigliata è un cucchiaio di miscela in una tazza d’acqua tre, quattro volte al giorno. Basta non esagerare, anche se è un prodotto naturale, possiede principi attivi che svolgono un’attività medicamentosa.

Ma la tisana può essere assunta con molta tranquillità in qualsiasi momento della giornata, anche se non si soffre di particolari problemi. In commercio se ne trovano diverse, da quelle preparate dall’erborista a quelle pre - dosate, fino a quelle commerciali, in bustina, granulari.

Di erbe ce ne sono per ogni gusto: valeriana, passiflora, tiglio, rosmarino, melissa, menta, ortica, zenzero, timo, genziana, anice, mirtillo, salvia, malva, betulla, frassino, prezzemolo, verbasco, liquirizia, finocchio, camomilla, ecc. Ognuna utile per curare o assunta solo per un momento di piacere.

La sera una camomilla o la malva prima di andare a dormire hanno effetto dissetante e calmante; al pomeriggio un break con un buon tè, come gli inglesi; il finocchio per regolare le funzioni gastrointestinali, o solo per una pausa profumata.

Di seguito le erbe più diffuse:

CAMOMILLA: distensiva e calmante
SAMBUCO: rinforza le difese dell'organismo
SEMI DI FINOCCHIO: depurativi, combattono i gonfiori di stomaco e intestino
MENTA PIPERITA, LIQUIRIZIA: aiutano la digestione
TIGLIO: rilassante
MALVA: distensiva, ha effetto decongestionante, combatte la tosse
EUCALIPTO: espettorante


(25/01/2007)