James Bond, appena diventato agente sul campo con licenza di uccidere, si mette sulle tracce de Le Chiffre, un pericoloso terrorista amante del gioco d’azzardo e capo di uno dei traffici d’armi illegali maggiormente presenti in circolazione. Quando Le Chiffre decide di organizzare una partita a poker al Casino Royale, l’agente 007, attraverso una serie di peripezie, dovrà consegnare il potente magnate nelle mani dei servizi segreti britannici. Tratto dal primo capitolo dell’omonimo romanzo di Ian Fleming, particolarmente incisivo per trama e forma, arriva nelle sale italiane il 21esimo episodio della saga dell’agente segreto più famoso del mondo. Casino Royale, girato tra Madagascar, Uganda, Bahamas e Venezia, con particolare attenzione all’impostazione “scenografica” dei precedenti cloni cinematografici, presenta per la prima volta un arrogante, impetuoso e vulcanico Daniel Craig nei panni dell’agente 007; un nuovo Bond ben reso dalla fisicità e dalle capacità attoriali dell’algido attore britannico. In Casino Royale, quell’apparente ed indiscutibile savoir-faire dei vecchi personaggi dell’era di Sean Connery, lascia spazio all’incredibile mix di fascino e sensualità che il nuovo James Bond emana, un personaggio ancora in fase di sviluppo, ma così energico nella sua emotività irrazionale e spregiudicata da lasciare il segno. Un “007” più umano, meno attento al dettaglio e più follemente innamorato di prima. La trama del film, infatti, tende a mettere in luce la personalità innovativa di un giovane e ancora inesperto James Bond, questa volta alle prese con la vita e i suoi derivati. La regia di Martin Campbell, noto per la serie cinematografica di Zorro e per aver diretto 007-GoldenEye con Pierce Brosnan, mostra un moderato utilizzo degli effetti speciali, ponendosi a metà strada tra il genere noir e action-movie. L’assetto comunicativo, anche grazie alla presenza del premio Oscar Paul Haggis nella scrittura dei dialoghi, riesce a mantenere un elevato livello di tensione, più propriamente di coinvolgimento emotivo sapientemente mescolato all’inimitabile aplomb del personaggio di 007. Il film di Campbell è un action-movie di buona fattura, reso particolarmente interessante dall’interpretazione asciutta e fascinosa dell’attore Daniel Craig, seguito da un’altrettanto convincente Eva Green nei panni della Bond-girl, donna dalla bellezza algida e prorompente. Una nota di merito va anche alla presenza di importanti nomi italiani in ruoli decisivi, come Giancarlo Giannini nei panni di Mathis, ricco uomo d’affari e Claudio Santamaria in veste killer folle e spregiudicato. Casino Royale ritrova un degno respiro narrativo non solo come proseguimento della fortunata serie, ma anche come procreatore di una nuova generazione di James Bond che a colpi di scena, continuano ad amare il Martini agitato, ma ancor di più la vita e la sua incredibile preziosità.

(08/01/2007)