QUEL BEL STRANO PAESE CHIAMATO STATI UNITI. CONSIGLI E IMPRESSIONI
Viaggiare per confrontarci con realtà totalmente differenti dalla nostra è qualcosa che ci arricchisce enormemente. Gli USA costituiscono un passaggio obbligatorio per chi ha voglia di restare a bocca aperta.
di Janet De Nardis
America! Che sogno!
Il solo nominare questa terra richiama in ciascuno di noi un’infinità di immagini positive e negative: Hollywood, Baywatch, Madonna, i Muffin, Mc Donald, la statua della libertà, il ponte di Brooklyn, Brad Pitt, Angelina Jolie, le torri gemelle….
L’America è un luogo affascinante, in cui tutto è possibile, in cui chiunque può diventare qualcuno, basta avere una Green card!

Eppure, per chi la conosce bene, è anche la terra delle contraddizioni e dei falsi moralismi. Le prime assurdità si colgono durante il viaggio in aereo. Ad esempio, per entrare negli USA è necessario compilare un’autocertificazione in cui si dichiara di essere sani di mente, di non essere terroristi, contrabbandieri o spacciatori, ma soprattutto è necessario affermare che non si intende attentare alla vita di terzi e che non si e’partecipato alle persecuzioni naziste!

Ovviamente si dovranno affrontare svariati controlli con i metal detector e ogni volta diverrà necessario togliersi scarpe e calzini (il pensiero va ai milioni di funghi e batteri che aspettano di trovare un appiglio sul nostro corpo). E’ d’obbligo il rituale del controllo elettronico dell’impronta degli indici e una bella foto con sguardo di inquietudine.

Importantissimo: in aereo non portare accendini e… non fare mai accenno alla parola “bomba”! Ovunque negli aeroporti americani si ricorda che nominare questa parola è un reato perseguibile penalmente. Quindi, italiani, non canticchiate mai il motivetto dal ritmo latino che, in passato, è stato un tormentone.

Giunti nella mitica terra dell’hip hop e appreso che oltre al costo classico di un qualsiasi servizio è necessario aggiungere un minimo del 15% di mancia, la vera avventura può avere inizio.

Arrivati in città come New York o Chicago la prima mezz’ora (per essere ottimisti) è di totale stordimento: è tutto incredibilmente grande. Non parlo solo di grattacieli, macchine (la più piccola è come una nostra berlina), marciapiedi o insegne, ma anche delle porzioni di cibo nei ristoranti e delle persone. La grandezza dell’uno è indubbiamente conseguenza dell’altro!

Per chi visita questi luoghi nella stagione estiva è necessario un maglione pesante sempre a portata di mano: se fuori la temperatura è di 30 gradi, siate certi che dentro a locali, autobus e taxi la temperatura media è di soli cinque gradi, con getto di aria gelata, per essere sicuri di procurare un blocco intestinale. Invece, per chi decide di visitare la Grande Mela a Natale è auspicabile avere magliette leggere sotto i piumini per evitare di boccheggiare quando entrati in una Mall, la ventata di aria calda raggiungerà temperature tropicali.

Nonostante tutti questi aspetti bizzarri e a volte poco piacevoli, ne troverete molti altri estremamente positivi. Ad esempio avendo pianificato dove andare e cosa vedere, ben presto scoprirete che in America, ad ogni passo, la lista va ampliata. L’offerta di svaghi, prodotti e ristoranti è infinita.

Per noi italiani che Gli americani vestono male? Beh, nei negozi si trovano vestiti di ottima fattura e rispondenti ad ogni gusto ed esigenza. La situazione diventa drammatica se si è amanti della casa e si entra in un negozio di casalinghi, dato che è possibile acquistare qualsiasi cosa di qualsiasi forma e in ogni sfumatura di colore.
Per gli amanti dell’arte e della cultura? Date un’occhiatina al MOMA, al Metropolitan o al Museo delle scienze.

Per chi è appassionato di spettacolo basta passeggiare per Lincon Park o al Greenwich village per incontrare veri artisti di strada. Imperdibile almeno uno spettacolo a Brodway come il “mitico” Mama Mia, con le musiche degli ABBA.

Inoltre chi ama mangiare è capitato nel paese dei balocchi: i migliori ristoranti indiani, giapponesi, cinesi e le migliori bistecche e hamburger (di vera carne) sono concentrati nelle principali città americane.

Infine i professionisti di ogni settore troveranno nuove fonti di ispirazione da un viaggio nel “Nuovo Mondo”. Architetti e ingegneri sono destinati ad emozionarsi ad ogni passo, dato che in America si osa sempre:non esistono forme impossibili, né dimensioni insuperabili. Gli stessi fotografi e pittori possono trovare ogni genere di ispirazione, dato che gli Stati Uniti offrono qualsiasi tipo di paesaggio, ma anche gli amanti di cinema e musica possono essere certi di trovarsi nel posto giusto per vedere e ascoltare le ultime tendenze e magari incontrare i propri beniamini!

Dunque scettici e pigri: non perdete tempo e volate negli USA per farvi travolgere dal turbinio inarrestabile di idee, possibilità ed emozioni.


LIBRO CONSIGLIATO PER IL VIAGGIO: Un italiano in America, di Beppe Severgnini.


(23/11/2006)