UNA TERRA DA SALVARE. BREVE INTERVISTA A UN PREMIO NOBEL
Saremo veramente travolti da una rivoluzione climatica senza precedenti, almeno a memoria d'uomo? Il parere del nobel per la chimica Paul Crutzen.
di Janet De Nardis
Ci troviamo in un momento storico particolarmente preoccupante per la “salute” del nostro pianeta.
Ogni anno la situazione sembra peggiorare e molti paesi (anche l’Italia) non riescono a rispettare i termini fissati nel protocollo di Kyoto.

Si continua a parlare di energie alternative e molte leggi sono rivolte a favorire l’utilizzo di energie che non danneggino l’ecosistema in cui viviamo, ma la verità è che le multinazionali che dominano il mercato continuano a manovrare l’economia mondiale verso lo sfruttamento delle risorse destinate ad esaurirsi.

Abbiamo intervistato Paul Crutzen, premio nobel per la chimica nel 1995, in quanto esperto di problemi dell’ambiente. E’ in visita in questi giorni in Italia, dove terrà conferenze e risponderà a molteplici interviste. Attraverso alcune domande cerchiamo di capire quanto sia preoccupante ( soprattutto per uno scienziato del suo calibro) l’attuale situazione del nostro pianeta, che sembra attraversare una fase storica di stravolgenti rivoluzioni.

D - Professore, in ambito ambientale è spesso menzionato il termine Antropocene. Ci puo` spiegare di cosa si tratta esattamente?
R: Antropocene è il nome di una nuova era geologica che riguarda gli ultimi secoli. Per la prima volta, dalla rivoluzione industriale in poi, l’azione dell’uomo sull’ambiente è una vera e propria forza geologica, tale, in termini di impatto, da superare l’effetto delle altre forze naturali.

D - Considerata questa azione dell’uomo sull’ambiente, perlopiù dannosa, quale può essere la soluzione?
R: L’unica soluzione è quella di tornare indietro, di limitare le emissioni di gas ad effetto serra a livelli molto piu` bassi di quelli attuali. Ora, sono i paesi industrializzati i principali inquinatori, in quanto producono la maggior frazione di gas, ma sempre piu` paesi in via di sviluppo si stanno aggiungendo a tale scenario. Cina ed India si stanno industrializzando rapidamente e, di conseguenza, producendo anche loro quantita` crescenti di inquinanti. Un motivo in più per cui non sarà facile limitare le emissioni, ma è essenziale.

D - Cosa chiedera` la comunita` scientifica alla prossima conferenza mondiale di Nairobi?
R: Si ribadira` quanto gia` detto precedentemente: non si puo` andare avanti utilizzando la Terra come una pattumiera. E` necessario un ritorno alla natura trovando i modi pratici di convivere col nostro ecosistema senza danneggiarlo ulteriormente. E` facile a dirsi, meno a farsi.


(08/11/2006)