DIVERTIRSI CON LA GIOCOLERIA. UNA GINNASTICA PER CORPO E MENTE
Giocoleria: una disciplina antichissima che conta sempre più praticanti anche grazie ai molti benefici psicofisici che comporta.
di Miriam Giudici
Viene definita giocoleria l’antichissima arte circense di lanciare e riafferrare oggetti di diverso tipo e di diverse dimensioni: una disciplina che in genere si associa, nell’immaginario comune, a un livello di destrezza e di allenamento fuori dalla portata dei comuni mortali.

Non è così in realtà: i tricks (cioè le figure) di base di quasi ogni attrezzo possono essere imparati velocemente e con soddisfazione da tutti, bambini e adulti, e possono essere la porta che introduce a un mondo sorprendente.

La varietà (potenzialmente illimitata) di attrezzi usati in giocoleria fa sì che ognuno possa trovare il suo preferito. La figura di base delle classiche palline, la cosiddetta “cascata” con tre elementi, può essere eseguita dopo poche ore di pratica, ed è già abbastanza per suscitare l’ammirazione degli amici; clave e cerchi si basano sullo stesso principio, ma per la loro forma e il loro peso sono utilizzabili da chi ha raggiunto un livello di allenamento superiore. Il diablo, sorta di clessidra che viene lanciata e fatta rimbalzare tramite un cordino manovrato con due bacchette, ritorna periodicamente in versione ludica sulle spiagge e nei parchi, e permette lanci spettacolari.

Sono soprattutto le ragazze ad apprezzare i poi, attrezzo di origine maori costituito da due palline legate a un cordino e fatte roteare attorno al corpo su diversi piani e in diverse figure: anche senza tentare con la versione in kevlar a cui dar fuoco per ottenere spettacolari scie luminose, attaccando alle palline dei semplici nastri di tessuto leggero si possono ottenere effetti molto coreografici. E molti ancora sono gli attrezzi da scoprire…

Ma il motivo per cui entrare nel mondo della giocoleria non consiste soltanto nel piacere di esibirsi davanti a un pubblico più o meno folto: chi “giocola” lo fa soprattutto per se stesso, per ottenere moltissimi benefici mentali e fisici.

Dal lato fisico, la giocoleria è comunque una disciplina di ginnastica: in caso si usino attrezzi pesanti bisogna sviluppare una certa forza fisica, ma interessa soprattutto un discorso sul miglioramento della coordinazione motoria, dell’equilibrio e della mobilità articolare (specialmente per tutte le tecniche di swinging, cioè che prevedono la rotazione di oggetti di vario tipo).

Benefici di tipo psicologico sono un rilassamento generale e un notevole aumento della capacità di concentrazione: la necessità di imparare a controllare il proprio corpo e a essere consapevoli di ogni singolo movimento durante l’esecuzione delle figure portano a un’esperienza che si avvicina a discipline come yoga e meditazione.

Senza contare che iniziare a giocolare da soli, quasi nascosti, e poi finire magari a esibirsi anche solo in spiaggia o al parco davanti ai passanti è un’evoluzione naturale che giova soprattutto ai più timidi e a chi ha “paura del palcoscenico”. Inoltre la possibilità di migliorarsi all’infinito, ponendosi sempre nuovi traguardi, è un incentivo a perseverare e a non darsi per vinti anche se un trick non viene. E che soddisfazione poi quando riesce, quasi per magia.

E infine, ci sono benefici anche per la vita relazionale: iniziare a praticare la giocoleria significa entrare in una foltissima comunità che raggruppa semplici amatori e artisti di eccezionale abilità, che condivide il piacere di stare insieme (crescono continuamente gli incontri e le convention dedicate alla giocoleria), di scambiarsi trucchi e consigli, di inventare sempre nuove figure da eseguire anche in due o più persone.

Per saperne di più: il sito www.giocoleria.org contiene moltissime risorse, dai consigli utili per iniziare da zero alle tecniche più raffinate, e un calendario aggiornato di tutti gli eventi e gli incontri dedicati all’affascinante mondo dei giocolieri.


(27/07/2006)