Un mixer shakerato di situazioni drammaticamente divertenti che svela quel mondo quotidiano inglese libero da patine convenzionali o nascosto da etichette e snobbismi di circostanza.
Il racconto autobiografico di Sammartino rivela un microcosmo di Comeniana memoria, dove la vita è vera “officina dell’uomo”, dove gli interstizi del confronto con l’altra cultura emergono imperiosi e vengono serviti al tavolo della più schietta onestà.
Un leggero Frank Sinatra con My way va in sottofondo mentre l’obiettività del lettore e la vivacità dell’autore brindano al cospetto del riconoscimento di tutte quelle difficoltà sintomo di un periodo di vita trascorso in agrodolce.
La vacanza lavoro in Inghilterra diventa allora un esempio di quello che c’è dietro, delle fatiche che si fanno per arrivare… ma arrivare infine dove se non a un punto di partenza?
Perché la vita è fatta di decisioni, di scoraggiamenti, di illusioni e piccole gioie come un puzzle da completare individuando per ogni pezzo colore e posizione; quando l’odioso colpo di vento stravolge il lavoro si torna a comporlo nella speranza che non manchi l’incastro finale.
Chi ha avuto a che fare con la bella Albione ritroverà nelle pagine del testo piccole fotografie di quei momenti e si riconoscerà nei conflitti linguistici, nelle impacciataggini di rito, ma godrà anche di piccoli riscatti maturati all’interno di contesti che costituiranno poi l’ossatura di una vera maturità intellettuale.
Benedetti anche quei puntini di sospensione, odiati da taluni, che trascinano il lettore nelle conversazioni rendendo perfettamente la ricerca di un orientamento ironico, di una bussola filosofica.
Un libro, con l’impronta della letteratura da viaggio, da considerarsi come propedeutico all’insegnamento della lingua e della cultura inglesi, ma anche un input pedagogico che conduca all’atteggiamento giusto verso quelle esperienze difficili che ci fanno poi più ricchi.
Insomma, vi parrà di vedere il buon vecchio Popper mentre apre un negozio con uno sgargiante cartello: “qui si risolvono quotidianamente problemi!... con tenacia e umiltà…”
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