L'ARGILLA: FANGO MIRACOLOSO
CURARSI CON LA TERRA DELLA VITA

Antisettica, antitossica, battericida, assorbente, cicatrizzante, energizzante... La terra della vita può essere annoverata tra i sistemi terapeutici più antichi: un rimedio miracoloso e un modo semplice e naturale per curare e prevenire molteplici patologie.
di Erika Monati
Sebbene l’uso terapeutico dell’argilla abbia origini antichissime e accreditate da fonti autorevoli, nel tempo, col progredire della medicina e con le moderne scoperte di prodotti ritenuti più efficaci, questo straordinario mezzo di cura è stato quasi del tutto abbandonato anche se, ancora oggi, la geofagia, ovvero il mangiare la terra, è un rimedio praticato in diversi paesi, soprattutto in quelli con clima molto caldo, come l’Egitto, l’India, l’America del Sud e la Cina.

L’argilla è un potente antisettico, cioè distrugge i microbi impedendo il loro sviluppo; è battericida e, come tale, è straordinariamente efficace in molteplici forme infettive; è un portentoso cicatrizzante e assorbente ed è un valido antitossico oltre ad essere un utilissimo energizzante.

Il più importante degli elementi contenuti nell’argilla è il silicato di alluminio che non si presenta mai puro, ma sempre accompagnato da una serie di altri minerali (calcio, ferro, magnesio, potassio, titanio, argento, oro, rame, sodio...) la cui presenza, in quantità diverse, determina il colore dell’argilla che può essere bianca, rossiccia o verdastra.

L’argilla bianca è generalmente utilizzata per scopi cosmetici, mentre quella rossa e soprattutto quella verde vengono impiegate per uso terapeutico.

Vediamo dunque le patologie più comuni per le quali il “fango miracoloso” fa veramente “miracoli”...

Acne: applicare degli impacchi sulle zone da trattare almeno 2-3 volte la settimana; dopo circa 20 minuti sciacquare con acqua fredda.

Artrite e artrosi: impiastri caldi, coperti con un panno di lana, per 5 minuti, tutti i giorni fino a miglioramento.

Asma: al mattino, a digiuno, bere acqua argillosa per un mese. Ingerire solo quella in sospensione.

Bruciature, scottature e ustioni: stendere sulla parte colpita un’emulsione a base di olio d’oliva, albume di uovo e vino rosso. Coprire la bruciatura con una garza e applicare poi un cataplasma d’argilla. Inizialmente rinnovare l’impacco d’argilla ogni ora, poi ogni 3-4 ore sino a guarigione. Si raccomanda di non staccare la garza se questa dovesse aderire alla ferita, in quanto verrà poi via da sola.

Calcoli alla bile o ai reni: prima dei pasti, sciogliere in bocca mezzo cucchiaino di argilla. Inoltre, applicare per 30 minuti, tutti i giorni sino a miglioramento, un impiastro caldo, coperto, di argilla verde e olio di oliva sulla regione epatica o lombare .

Colesterolo: bere al mattino a digiuno, per un mese, acqua argillosa. È sufficiente ingerire solo quella in sospensione.

Colite: cataplasma caldo, coperto, sulla pancia per 30 minuti e bere anche dell’acqua argillosa.


Contusioni ed ematomi: applicare un cataplasma freddo, rinnovandolo più volte al giorno.

Couperose: applicare un impiastro freddo composto da ½ bicchiere d’argilla e 1 cucchiaino di olio di oliva 3 volte alla settimana.

Emicrania: impiastro freddo, coperto, sul collo e sul plesso solare per 30 minuti tutti i giorni fino a miglioramento. Altri ottimi rimedi sono anche i bagnoli freddi sulla fronte, alternati a pediluvi caldi.

Esaurimento nervoso: bere per 1 mese, al mattino, a digiuno, dell’acqua argillosa, applicando tutti i giorni, per 30 minuti, un cataplasma freddo sul plesso solare e sul fegato.

Fegato: per i disturbi di fegato consigliamo di applicare un cataplasma freddo per 1 ora, due volte al giorno, sino a miglioramento.

Gengivite: sciacqui con acqua argillosa e massaggio manuale delle gengive con argilla in polvere.

Lombaggine: applicare un cataplasma caldo, coperto, per 30 minuti sulla parte dolorante.

Nervosismo: stendere sul plesso solare un impiastro di argilla e olio di oliva per 30 minuti, coprendo poi con un panno.

Piaghe: impiastro freddo, scoperto, per 30 minuti, tutti i giorni, sino a guarigione. Inoltre, applicare sulla piaga anche dell’argilla in polvere secca.

Prostatismo: appoggiare un cataplasma freddo, coperto, sulla regione pubica per 30 minuti, 3 volte a settimana, sino a miglioramento.

Raffreddore: prima dei due pasti principali sciogliere in bocca mezzo cucchiaino di argilla dinamizzata, per 1 mese. Coadiuvare la terapia con un impiastro caldo di argilla verde e olio di oliva applicato sulla fronte e sul naso, coprendo bene, sino a guarigione.

Reumatismo: applicare un cataplasma caldo, coperto, sulla zona dolorante, spesso almeno 2 centimetri, per 45 minuti tutti i giorni. Si rivelano molto utili anche i bagni parziali o totali.

Sinusite: impiastro caldo, scoperto, su naso e fronte, tutti i giorni per 3 settimane.

Torcicollo: applicare sul collo un cataplasma caldo, coperto, rinnovandolo un paio di volte al giorno.

Tosse: porre sul petto un impiastro caldo, coperto, per 30 minuti, tutti i giorni. Nella preparazione dell’impiastro ricordarsi di aggiungere al composto alcune gocce di timo, pino e issopo in olio essenziale.

Ulcera: mezz’ora prima dei pasti bere acqua argillosa composta da mezzo cucchiaino da caffè di argilla sciolta in mezzo bicchiere d’acqua.

Varici e problemi vascolari: stendere un impiastro piuttosto spesso sull’arto malato.

È infine utile ricordare che non vanno fatti più impiastri in una volta sola e che la cura esterna di argilla deve accompagnarsi a quella interna bevendo, ogni mattina a digiuno, mezzo bicchiere d’acqua in cui si sarà lasciato riposare per tutta la notte un cucchiaino di argilla verde.
Inoltre, lo ripetiamo, poiché la terapia a base di argilla attiva profondi processi di ricambio ed agisce sull’intero metabolismo, una volta avviato, il ciclo di cura deve essere completato (minimo 1 mese).


(15/05/2006)