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LA SALUTE IN UNA TAZZA. TUTTE LE PROPRIETA' BENEFICHE DEL TE' VERDE
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Ormai si può trovare ovunque. Esistono piatti di alta cucina che lo vedono tra i suoi ingredienti, gelati delicati dal gusto un po’ particolare, creme per il corpo e prodotti benessere, bevande e infusi. Stiamo parlando del tè verde, fenomeno che ha già contagiato appassionati e cultori del benessere così come medici e scienziati.
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di Liana Zorzi
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L’uso del tè verde in infuso, creme cosmetiche, alimenti, maquillage, dentifrici, creme solari è diventato anche in Italia una moda grazie al suo potente effetto antiossidante. Un elisir di lunga vita e di beltà! Secondo i test di laboratori cinesi, americani, francesi e svedesi (Karolinska Institutet di Stoccolma), il tè verde ha proprietà antitumorali e antivirali.
L’elenco delle proprietà attribuite al tè verde è lunghissimo: il tè verde ha l’effetto di regolatore del metabolismo (ha effetti ipogliceminizzanti, riduce l'assorbimento degli zuccheri ed induce una importante attività lipolitica che favorisce l’eliminazione dei grassi dagli adipociti per stimolazione enzimatica); produce effetti rilevanti anti stanchezza; contiene proprietà rimineralizzanti utili per pelle, capelli e ossa; è antiossidante e combatte efficacemente i radicali liberi; fa parte degli alimenti utili nella prevenzione dei tumori, rallenta i processi di invecchiamento, risulta utilissimo per tamponare gli effetti negativi del fumo; aiuta la coagulazione del sangue e la cicatrizzazione delle ferite, data la presenza di vitamina K; risulta utile al rafforzamento del sistema immunitario; neutralizza l'acidità di stomaco; sembra essere anche efficace come anti-carie per la presenza di fluoro.
Anche il cuore sembra trarne beneficio. I processi ossidativi che danneggiano le superfici interne delle arterie e incoraggiano la formazione di depositi, sono ritenuti fattori importanti nello sviluppo dell'arteriosclerosi. Usando una tecnica che consente di studiare contemporaneamente le fasi iniziali e quelle avanzate dell'accumulo di placche nelle arterie di uno stesso topo, alcuni ricercatori del Cedars-Sinai Medical Center hanno scoperto che un composto antiossidante che si trova nelle foglie di tè verde non elimina le placche già formate, ma riduce significativamente la formazione di nuove placche nella carotide, impedendo lo sviluppo di nuovi depositi. I risultati dello studio sono stati pubblicati recentemente dalla rivista "Circulation". In generale quindi, secondo gli esperti, con due tazze al giorno di tè verde si riduce il rischio di aterosclerosi del 50%.
I numerosi flavonoidi, sostanze antiossidanti, contenute nel tè verde sembrano proprio esserci amici proteggendoci dall’infarto, causa principale di mortalità nell’uomo.
Secondo ricerche compiute da alcune università americane, le catechine del tè verde hanno un’efficacia 20 volte superiore a quella della vitamina E e sono addirittura 100 volte più attive della vitamina C. Ma non basta. Il tè verde ha la capacità di migliorare la flora batterica intestinale. Infine dà una mano a dimagrire, perchè aumenta la velocità con cui l’organismo brucia i suoi grassi. L’ università di Ginevra ha scoperto che i suoi estratti fanno salire in maniera significativa (4%) il consumo giornaliero di calorie. Questo effetto non dipende solo, come si potrebbe pensare, dalla teina o caffeina contenuta nel tè ( che pure viene inserita in molti farmaci dimagranti proprio perché accelera il metabolismo), ma è dato ancora una volta dalle preziose catechine, che aumentano la termogenesi: il nostro corpo produce più calore e, perciò, brucia più grassi. Senza provocare alcun effetto negativo a carico del cuore e del sistema nervoso.
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In Giappone il tè (rigorosamente verde: quello nero, considerato di bassa qualità, è di solito riservato agli occidentali) è la bevanda nazionale. E in questo paese c’è una situazione che ha stupito i ricercatori di tutto il mondo, un “paradosso nipponico”: i giapponesi, tra i più forti fumatori al mondo, si ammalano meno che altrove di tumore al polmone. La risposta potrebbe trovarsi ancora una volta nel tè verde, bevanda che accompagna la vita quotidiana di ogni Giapponese. Cosi' l’interesse degli oncologi per questa antica bevanda, è cresciuto a dismisura.
Certo, non bisogna lasciarsi trascinare da facili entusiasmi. Quante volte si è sentito parlare di sostanze anticancro che dopo pochi mesi erano già finite nel dimenticatoio o dichiarate dagli scienziati “palliative”. Per il tè verde, però non dovrebbe essere così. I primi studi importanti risalgono a più di dieci anni fa. Le decine di ricerche pubblicate su riviste di grande valore medico scientifico, sembrano confermare le proprietà antitumorali del tè verde: da Jama, il Journal of American Medical Association, a Lancet, dal British Medical Journal al Japan Journal of Clinical Oncology. Ricerche che hanno dimostrato come in molti casi le sostanze contenute nel tè verde rallentano o bloccano la trasformazione delle cellule sane in tumori, la loro crescita e diffusione, e lo sviluppo dei vasi sanguigni che nutrono la massa tumorale. Il merito è soprattutto dell’Egcg (il nome per esteso è epigallocatechina-3-gallato), un polifenolo (flavonoide) presente nel tè verde (25%) molto più che in quello nero (che ne ha solo il 4%).
Quali tumori previene? Molti: mammella, polmoni, esofago. Contrasta anche il melanoma e un tumore maschile come quello alla prostata.
Che ci si creda oppure no, le foglie della “camellia sinensis” da cui si ricava il tè verde sono utilizzate in Oriente da almeno 4000 anni e sono sempre state conosciute dagli orientali come portatrici di salute ed elisir di lunga vita.
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(19/04/2006)
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