SABATO
DALLA PENNA DI IAN MCEWAN


IAN MCEWAN

Di fronte all’orrore del terrorismo che irrompe nel privato, la corsa di un uomo per salvare ciò che ha di più caro. Dalla penna di Ian McEwan.

di Laura Sarotto
Henry Perowne è un uomo tutto sommato normale. Certo, non si può dire che non sia fortunato: fa un lavoro interessante, il neurochirurgo, ha una bella moglie due giovani figli già affermati e una casa e un’automobile che farebbero invidia a molti. Ma tutto sommato non ha nulla di straordinario. La sua vita prosegue in una tranquilla normalità. Fino alla notte del 15 febbraio 2003, quando nel cuore della notte si sveglia e nota una scia di fuoco attraversare il cielo notturno. Si tratta di un attentato o di un banale incidente? Nella Londra del dopo 11 settembre, quando tutti attendono un attentato terroristico non ancora giunto, niente viene dato per scontato. E nel giorno dell’agognato riposo, il sabato, appunto, Henry si ritrova suo malgrado a cercare di difendere tutto quello che ha di più caro.

Un romanzo intelligente, come quelli a cui ci ha abituato il celeberrimo autore inglese, dove pubblico e privato si incontrano, si scontrano e si fondono. Come già nel suo più famoso romanzo, Espiazione, la storia privata e personalissima dei protagonisti si integra con la Storia dell’umanità, che entra nel privato per sconvolgerlo e travolgerlo. Un romanzo nato dal desiderio di fare i conti con quanto sta avvenendo del mondo, per capire come i fatti esterni al quotidiano influiscano sullo stesso e come nessuno possa fingere il contrario.

Non importa se poi il protagonista si renderà conto che si è trattato solo di un incidente che nulla ha a che fare con il terrorismo, la Storia ha già modificato la sua vita, il suo modo di pensare, la sua percezione del mondo. A nulla serve chiuderla fuori dalla porta. La violenza del mondo e dei fatti che vi accadono entra nella vita di Henry Perowne come nelle nostre, a nulla vale tentare di negarlo. Ian McEwan ci pone di fronte a Henry come di fronte e noi stessi e ci costringe ad ammettere l’assurdità della negazione della Storia.

Ian McEwan ci regala un’altra storia su cui riflettere, nel suo stile complesso e prolisso. Pur non essendo certamente il suo capolavoro e la sua opera migliore, Sabato è un libro interessante che racconta con lucidità i turbamenti causati dal terrorismo internazionale nella Londra contemporanea. Poco probabile che questo romanzo gli regalerà il Nobel, unico premio che ancora manca nel curriculum dello scrittore inglese e che prima o poi arriverà certamente. Eppure Sabato riesce lo stesso a intrigare, nonostante i personaggi non siano tra i più riusciti di McEwan e nonostante in questo libro la logorrea dell’autore raggiunge limiti esagerati inchiodando il lettore su pagine e pagine puramente descrittive. E tuttavia Ian McEwan è uno scrittore di talento, capace di rappresentare l’ansia dell’uomo di oggi, costretto a porre il suo privato a cospetto della Storia.

Einaudi, pp. 296, 17,50 Euro


(06/08/2007)